Biandrate, Sgrò (Cgil), la morte di Adil Belakhdim? Un omicidio padronale Dichiarazione di Adriano Sgrò, Coordinatore nazionale dell’Area 'Democrazia e Lavoro'
“Bisogna agire rapidamente, con uno sciopero generale contro le morti sul lavoro e lo sfruttamento dei lavoratori, lasciati senza tutele e senza diritti”
Quello compiuto contro Adil Belakhdim, 37 anni, coordinatore dei Si Cobas di Novara, è un omicidio padronale.
Fuori dalla Lidl di Biandrate si è completato un passaggio violento di dominazione padronale, ormai senza ostacoli del nostro paese.
La lunga narrazione dello sfruttamento del lavoro, che ha trovato nella denigrazione del reddito di cittadinanza uno dei tasselli utili al mosaico del lavoro nero e schiavizzato che tanto piace a larga parte della vorace imprenditoria italiana, trova oggi sublimazione in un omicidio esemplare di quella logica: chi protesta contro lo sfruttamento può anche morire ammazzato dall’interesse padronale.
Poco ci interessa adesso disquisire sulla condizione pessima della coscienza dei lavoratori, se come militanti del mondo sindacale non siamo capaci di reagire a questo attacco, che ci riporta indietro di un secolo e passa di storia.
Semmai dovremmo recitare un serio auto da fé sui nostri errori, sulle distrazioni e su certe complicità del mondo sindacale rispetto alla disattenzione sul tema dello sfruttamento, cieco e barbaro, del lavoro.
Dovremmo agire con nettezza, aprire una mobilitazione continua con sciopero e blocchi delle produzioni schiavizzanti, coinvolgendo i cittadini che pensano di trovare vantaggi da un sistema di produzione così violento.
E la Cgil, se vuole essere il Sindacato di strada e nel lavoro, se vuole estendere i diritti a tutti, deve stare dentro queste contraddizioni. Con ruolo forte e principale.
Per questo bisogna agire rapidamente, con uno sciopero generale contro le morti sul lavoro e lo sfruttamento dei lavoratori, lasciati senza tutele e senza diritti.