Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Bilardi a Oliverio: “Sanità muore. Dica cosa vuole fare” "Necessario mettere a punto una strategia sul territorio"

Bilardi a Oliverio: “Sanità muore. Dica cosa vuole fare” "Necessario mettere a punto una strategia sul territorio"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Dopo la comparsata reggina sarebbe utile che il Governatore convochi un tavolo con l’Ufficio del commissario, la direzione generale e i direttori delle Asp per mettere finalmente a punto una strategia sul territorio, che è l’elemento più importante della nostra sanità. Lo afferma il senatore Giovanni Bilardi, vice coordinatore regionale vicario di Ncd.

Se si vuole garantire l’accesso alla prevenzione e non ingolfare gli ospedali – afferma Bilardi – è fondamentale comprendere che non si può pensare al fabbisogno solo in termini di ospedali ma investire realmente sulle strutture territoriali. Purtroppo ancora in Calabria si pensa che l’Ospedale sia l’unica realtà che garantisca risposte e questo è giustificato dallo stato di incuria del territorio. Oliverio – continua Bilardi – dopo un biennio dovrebbe avere chiara la realtà delle cose ma i risultati non arrivano.

È fondamentale utilizzare le nuove risorse per garantire i servizi di specialistica senza portare ogni cosa in Ospedale: se non si cambia marcia da qui a qualche anno i nosocomi non saranno più in grado di assicurare i servizi per cui sono nati. I recenti dati emersi a Cosenza sulla enorme mole di pazienti in lista di attesa per le prestazioni ospedaliere confermano la nostra tesi. Ancora oggi – continua Bilardi – e in misura maggiore dopo la chiusura degli ospedali di montagna, il nosocomio viene visto come unico luogo di cura. È una condizione che mette a rischio i Lea e che va affrontata con spirito propositivo dalla Giunta regionale.

Per questo chiediamo ad Oliverio di illustrare il piano per il 2017 riguardante la medicina di prevenzione e riabilitazione, con le risorse umane previste e gli interventi strutturali. I medici , gli infermieri i pazienti sono stati messi contro e questa è una grave sconfitta per tutti noi : chi si sottopone a turni massacranti non può avere colpa per un sistema che è lacunoso. Molti medici e operatori sanitari si sono ammalati per essere stati sottoposti a turni inumani , causati sia dal blocco del turnover che dalla disorganizzazione sistemica
Siamo convinti che solo intervenendo in maniera decisa e con investimenti mirati sul territorio – aggiunge il vice coordinatore regionale vicario di Ncd – potremo garantire risposte ai cittadini.

È necessario separare funzioni e competenze per non finire in un imbuto di situazioni che penalizzano la cittadinanza. La sanità pubblica è tale perché appartiene a tutti – conclude Bilardi – e a maggior ragione a chi è meno abbiente: Oliverio ci dica come e con cosa intende affrontare questa priorità ineludibile.