Blitz nel Salento contro la Sacra Corona Unita, legami anche con la ‘ndrangheta, 16 arresti Disposti a tutto, anche a stringere un patto con la cosca di ‘ndrangheta "Mammoliti-Fischiante"
Dopo indagini e condanne, il clan Politi della Sacra Corona Unita stava provando a rialzare la testa ma è finito al centro di un altro blitz. Proprio in queste ore i Carabinieri del Ros stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Lecce, su richiesta della locale procura distrettuale antimafia, nei confronti di 16 indagati.
Tutti loro, a seconda delle posizioni, sono accusati di associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita, acquisto e detenzione di sostanze stupefacenti, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto abusivo di armi e munizioni e reati di frode fiscale.
Secondo quanto trapela dall’inchiesta, denominata ‘Filo di Arianna’, il reggente del clan pugliese era deciso a riorganizzare la propria cosca, gravemente falcidiata da anni di arresti e condanne. Per farlo sarebbe stato disposto a tutto, perfino a stringere un patto con la cosca di ‘ndrangheta ‘Mammoliti-Fischiante’.
Stando all’ordinanza di custodia cautelare, il riassetto del clan pugliese sarebbe stato favorito dalla detenzione domiciliare di Gabriele Tarantino. Quest’ultimo, dal 2019, avrebbe assunto il controllo del clan occupandosi del reclutamento e della definizione di business e strategie criminali. Lo stesso avrebbe promosso l’istituzione di una cassa comune, dove confluivano i proventi illeciti, il cui scopo principale sarebbe stato quello di sostenere lee famiglie degli affiliati finiti in carcere.