Contrabbando di sigarette dalla Calabria al nord, arrestate cinque persone nel Reggino
redazione | Il 10, Feb 2014
Cinque persone sono state arrestate dalla Finanza con l’accusa di esportare dalla Calabria sigarette di ogni marca e tipo al Settentrione per una organizzazione secondo gli inquirenti altamente efficiente
Contrabbando di sigarette dalla Calabria al nord, arrestate cinque persone nel Reggino
Un traffico di sigarette di contrabbando talmente esteso da servire l’intero nord Italia, cinque persone sono state arrestate dalla Finanza nel Reggino con l’accusa di esportare dalla Calabria sigarette di ogni marca e tipo al Settentrione per una organizzazione secondo gli inquirenti altamente efficiente
I Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi, dott. Fulvio Accurso, hanno proceduto all’arresto di cinque soggetti, responsabili di un articolato traffico di tabacco lavorato estero, che, oltre ad essere stato importato in contrabbando nel territorio dello Stato, riportava il marchio di una importante multinazionale del settore ed i sigilli dei “Monopoli dello Stato” abilmente contraffatti.
Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Palmi, dott. Giuseppe Creazzo, e dal Sost. Procuratore della Repubblica di Palmi, dott. Salvatore Dolce, in particolare, permettevano di ricostruire le attività di un sodalizio criminoso a carattere familiare, composto da 7 persone, di cui 5 poste agli arresti domiciliari e due denunciate a piede libero, che provvedeva ad inviare le sigarette illecite dalla piana di Gioia Tauro verso il Nord Italia, dove venivano effettivamente vendute.
È stato accertato, in particolare, l’invio di circa 300 kg di sigarette, pari a 1500 stecche, di cui 350 sottoposte a sequestro nel corso delle investigazioni.
Occorre precisare che le sigarette contraffatte sono realizzate in stabilimenti occulti ove l’intera filiera produttiva sfugge a qualsiasi controllo sulla qualità delle materie prime, che possono essere anche costituite da materiali scadenti ovvero altamente cancerogeni, con chiare implicazioni per la salute del consumatore. Frequenti i casi, in tali contesti, di rinvenimento, nell’impasto finale della sigaretta contraffatta, di livelli di nicotina, catrame, monossido di carbonio, piombo, cadmio e arsenico molto più alti rispetto a quelli presenti nelle sigarette originali.
Tali prodotti, inoltre, sono contenuti in confezioni o pacchetti perfettamente somiglianti a quelli originali, e, come in questo caso, presentando, oltre al marchio, anche il contrassegno di avvenuto pagamento delle imposte nazionali o di controllo da parte delle autorità. Le sigarette contraffatte, infine, presentano sulle confezioni persino gli avvertimenti sui rischi derivanti dal consumo di tabacco, secondo le modalità previste dal mercato nel quale andranno ad essere distribuite, in modo da imitare alla perfezione i prodotti genuini.
Le attività sono state condotte in collaborazione con i militari del Nucleo PT di Genova.
redazione@approdonews.it