“Bollette luce e gas: un salasso per le famiglie calabresi” Lo sostiene Adiconsum
L’aumento dei costi delle forniture elettriche (5,3%) e del GAS (5%) preoccupa le famiglie calabresi costrette a fare i conti con un bilancio sempre più risicato. I recenti dati pubblicati dall’ISTAT riservano alla Calabria il triste primato della Regione più povera d’Italia, dato ancora più allarmante se si pensa che il 35,3% delle famiglie vive al disotto della soglia di povertà relativa. Gli aumenti stabiliti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia e Ambiente) risultano essere spropositati. Ad affermarlo Michele Gigliotti ADICONSUM Calabria.
Le ragioni dell’aumento potrebbero essere individuate all’interno del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico approvato il 21 dicembre 2017 attraverso il quale si è deciso di concedere alle grandi imprese energivore, la possibilità’ di fruire di tariffe molto agevolate rispetto agli utenti “comuni”. Tali imprese, scegliendo di consumare energia elettrica (più sostenibile del fossile), risparmierebbero circa 1.7 miliardi di euro, favorendone così una migliore competitività a livello europeo. Un’ottima azione – prosegue Gigliotti – se non fosse che a farne le spese sono gli utenti più piccoli e le fasce di popolazione più deboli, costretti a sostenere attraverso gli aumenti delle tariffe i costi per l’incentivazione a consumare energia elettrica dedicata alle grandi imprese.
Pertanto come ADICONSUM chiediamo che venga fatta piena chiarezza su tali questioni e che si punti all’individuazione di soluzioni che non penalizzino ulteriormente i consumatori ma che abbiamo l’obiettivo di portare benefici e risparmi agli utenti più bisognosi e più deboli che attraverso le associazioni dei consumatori fanno sentire la propria voce, soffocata altrimenti da comportamenti e azioni che tutelano gli interessi forti di chi la fa da padrone.