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Bomba distrugge negozio alimentare

Bomba distrugge negozio alimentare

| Il 14, Apr 2012

Nel quartiere Sambiase di Lamezia Terme

di Antonietta Bruno

Bomba distrugge negozio alimentare

Nel quartiere Sambiase di Lamezia Terme

 

 

LAMEZIA TERME – Un boato a rompere il silenzio di una giornata presumibilmente tranquilla. L’ennesimo boato che fa tremare palazzi e animi e ancora una volta, lo scenario è lo stesso. Una saracinesca divelta dall’esplosione di una bomba carta dal medio potenziale, un negozio preso di mira e ancora imprenditori che devono arrendersi alle bassezze della criminalità organizzata. Quella che in questi giorni sta nuovamente preoccupando la città della Piana per il susseguirsi di episodi malavitosi. Ora è toccato ad un negozio di generi alimentari e a conduzione familiare che da qualche anno opera nell’ex Comune di Sambiase. Un negozio piccolo, come tanti altri presenti in città, ma che attraverso il suo lavoro riesce a dare un servizio alla clientela. Un servizio alla vecchia maniera e una realtà oggi compromessa proprio a causa dell’attentato subito e che ha letteralmente distrutto l’entrata dell’esercizio commerciale. Serranda distrutti, scaffali divelti e generi alimentari da buttare. Questo quello che è rimasto del negozio sia in via Cupiraggi. Poco è rimasto di quell’ “Angolo del gusto” (questa la denominazione del negozio in questione), ma tanta la disperazione dei proprietari e della gente che ancora una volta ha assistito impotente alla potente mano delle ‘ndrine locali. Un pubblico inerme che il 31 marzo scorso ha assistito all’attentato ai danni del negozio di abbigliamento sito in via G. La Pira, colpito da ignoti da ignoti che nella notte hanno sparato contro la vetrina principale nove colpi di pistola, e appena due giorni fa, all’incendio di una vettura parcheggiata all’interno di un cortile dove opera un perito assicurativo. Episodi di criminalità che pare si stiano svegliando, e che in questi mesi poca tregua stanno danno a Don Giacomo Panizza. L’altro uomo lametino che probabilmente, a causa della sua opera a favore dei meno agiati e che svolge all’interno di uno dei locali sequestrati alla mafia, è stato più volte vittima di ordigni, e spari contro finestre e saracinesche.

Sul caso odierno, così come i casi appena citati, ancora indagano le forze dell’ordine.

Antonietta Bruno

redazione@approdonews.it