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TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

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Bombe alla Procura di Reggio: chiesto giudizio immediato per i 4 indagati

Bombe alla Procura di Reggio: chiesto giudizio immediato per i 4 indagati

| Il 27, Mar 2012

Procuratore Catanzaro: “C’è videnza probatoria delle responsabilità”

Bombe alla Procura di Reggio: chiesto giudizio immediato per i 4 indagati

Procuratore Catanzaro: “C’è videnza probatoria delle responsabilità”

 

 

(ANSA) – CATANZARO – La Dda di Catanzaro ha depositato stamane la richiesta di giudizio immediato per i quattro indagati nell’inchiesta sulle bombe fatte esplodere lo scorso anno contro la Procura generale di Reggio e l’abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro, e sull’intimidazione all’ex procuratore di Reggio ed ora a capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone, con un bazooka fatto trovare davanti la sede della Dda reggina. La richiesta giudizio immediato sarà ora valutata dal giudice per le indagini preliminari Assunta Maiore. La decisione della Dda di Catanzaro – la cui notizia è stata pubblicata nelle scorse ore dal sito del Corriere della Calabria – è finalizzata anche ad evitare la scadenza dei termini di custodia cautelare. Nell’inchiesta sulle intimidazioni ai magistrati reggini nei mesi scorsi sono state arrestate 4 persone, ritenute mandanti ed esecutori della strategia della tensione. L’inchiesta ha avuto un impulso decisivo dalle dichiarazioni del boss pentito Antonino Lo Giudice, che si è autoaccusato di essere il mandante ed ha chiamato in causa il fratello Luciano ed altre due persone: Antonio Cortese, ritenuto l’esperto di esplosivo della cosca, e Vincenzo Puntorieri, legato allo stesso Cortese, accusati dell’esecuzione materiale dell’attentato. “Riteniamo – ha detto all’ANSA il Procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo – che ci siano tutte le condizioni per il giudizio immediato. Abbiamo fatto tutte le indagini possibili, anche con accertamenti tecnici, e c’é una evidenza probatoria delle responsabilità. Ora toccherà al Gip decidere sulla nostra richiesta che è finalizzata anche ad evitare la scadenza dei termini di custodia cautelare”.