Bonforte (Pd), “Domani festa della Liberazione e di protesta contro la deriva autoritaria del governo Meloni” Come se non bastasse – dice ancora la segretaria del Pd - La destra è tornata ad attaccare la legge 194, relativa all’interruzione volontaria di gravidanza, anche in questo caso rimettendo in discussione diritti e libertà che consideravamo ormai acquisiti
“Mai come quest’anno è necessario partecipare alla celebrazione della festa del 25 Aprile. Giornata in cui si festeggia la Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, grazie alla resistenza al nazifascismo e a tutti coloro che hanno inteso difendere la libertà e il futuro delle nuove generazioni anche a costo della vita.”
A sostenerlo è la segretaria cittadina del Pd Valeria Bonforte che così prosegue: “Il Governo attuale, la premier Giorgia Meloni, attraverso un bieco esercizio del potere, esplicato anche dai recenti provvedimenti, ci sta riportando indietro di 50 anni. Mi riferisco in particolare alle ingerenze sulla Rai – spiega ancora Bonforte – con un controllo sistematico sui vertici dell’azienda e sulla stessa informazione resa dal servizio pubblico. Dopo aver svuotato della loro identità due canali, ora i dirigenti nominati dal governo intervengono arrivando perfino a cancellare anche ospiti non graditi, come Antonio Scurati a cui era stato affidato un monologo sul 25 aprile, in una rete, Rai3, ormai stravolta nel palinsesto e irriconoscibile per i telespettatori”.
“Come se non bastasse – dice ancora la segretaria del Pd – La destra è tornata ad attaccare la legge 194, relativa all’interruzione volontaria di gravidanza, anche in questo caso rimettendo in discussione diritti e libertà che consideravamo ormai acquisiti. E, come ha ricordato anche Elly Schlein, ovunque governa la destra ostacola la legge 194, calpestando i diritti di donne e ragazze che cercano di entrare nel percorso di interruzione volontaria di gravidanza. Ma questo centrodestra ha scatenato la sua azione politica anche conto le fasce più deboli della popolazione. Con l’abolizione del reddito di cittadinanza, e senza prevedere altre forme di inclusione o sostegno, c’è il rischio di un disastro sociale. Un disastro che al Sud sarà ancora aggravato dal progetto di riforma, targato Lega, sull’autonomia differenziata che metterà in discussione diritti fondamentali come quello alla salute e all’istruzione. E mentre si fa di tutto per privare il Sud del proprio futuro, sottraendo anche fondi già stanziati per le infrastrutture, siamo costretti ad assistere alla presa in giro colossale rappresentata dal Ponte sullo Stretto che continua ad essere sventolato da Salvini come vessillo elettorale”.
“Per queste ragioni, e infinite altre, questo 25 Aprile è ancora più importante che negli altri anni e dovrà trasformarsi in una straordinaria Festa di Popolo, democratica, antifascista, costituzionale. Uniti per contrastare il rischio, sempre più incalzante, di una deriva autoritaria nel nostro Paese. VIVA LA REPUBBLICA ANTIFASCISTA! – conclude Bonfort – invitando tutti alla cerimonia fissata per domani mattina, alle ore 10.00 alla villa comunale, alla stele del partigiano”.