Bossio: “Commissione SS 106 al vaglio della Camera” La replica all'on. Barbanti: "A noi interessano i fatti non la pubblicità sulla pelle dei cittadini"
di Giuseppe Campisi
Enza Bruno Bossio non ci sta e
con una nota risponde alle critiche piovute dopo lo stop alla mozione
Barbanti discussa in aula il 26 che chiedeva l’istituzione di una
commissione ministeriale concernente la S.S. 106. “Francamente si sta
facendo una informazione veramente sbagliata e fuorviante, sulla
questione della statale 106 – ha commentato la parlamentare piddina -.
Si tratta di capire se ai cittadini interessa finalmente completare e
mettere in sicurezza la statale o permettere a qualche cane sciolto di
usare la vicenda seria della costituzione di una commissione d’inchiesta
per farsi pubblicità”. L’associazione “Basta vittime sulla strada
statale 106” aveva duramente redarguito duramente l’operato dei
parlamentari calabresi sulla questione: “Oltre 600 vittime dal 1996 ad
oggi, circa 24.000 feriti ed oltre 9.000 sinistri non lasciano
possibilità ad alcuna giustificazione. È stata disonorata, per
l’ennesima volta, la memoria delle vittime della strada della morte” è
stata la reprimenda del presidente Pugliese. Tanto che a stretto giro è
arrivata la precisazione della parlamentare cosentina, tra l’altro
componente della IX COMMISSIONE (Traporti, Poste e Telecomunicazioni):
“Come parlamentari Pd stiamo interloquendo con la presidente della
Camera (titolare della decisione di istituire una commissione
d’inchiesta) per avviare il procedimento così come richiesto dal
presidente dell’associazione “Basta vittime della strada” Fabio
Pugliese. Inopinatamente l’on. Barbanti (che tra l’altro ha fatto
richiesta di entrare nel Pd) decide di inserire la proposta di
istituzione di una commissione d’inchiesta su 106 in una sua, personale,
mozione sul mezzogiorno e individua nel Ministero dei trasporti il
titolare dell’iniziativa. Ma soprattutto la inserisce in mezzo ad una
serie di altre questioni che niente hanno a che fare con la proposta
della istituzione della Commissione. A questo punto le cose sono due, o
l’on. Barbanti non conosce le regole oppure ha fatto apposta una mozione
per farsela bocciare e poter dire che lui è il buono e tutti noi i
cattivi. Ma noi siamo tanto cattivi che la questione della 106 l’abbiamo
inserita dove doveva stare, cioè nella mozione infrastrutture, e la
proposta della commissione l’abbiamo avanzata alla presidenza della
Camera. Perché a noi interessano i fatti non la pubblicità sulla pelle
dei cittadini”.