Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 21 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Bot semestrali, asta ok

Bot semestrali, asta ok

| Il 27, Gen 2012

Spread sotto i 400

Bot semestrali, asta ok

Spread sotto i 400

 

 

(ANSA) DAVOS – “I mercati stanno esagerando il rischio del debito governativo e questo può andare avanti ancora un po'”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi parlando al World economic forum

PATTO BILANCIO NON PARTE DA SOLIDARIETA’ – Un’Unione fiscale come quella a cui potrebbe arrivare l’Europa sulla base del ‘fiscal compact’ non comincia dalla condivisione dei rischi fra Paesi, ma da misure interne che restituiscano “fiducia” in alcuni Paesi dell’euro. Lo ha sottolineato a Davos il presidente della Bce Mario Draghi

SPREAD SOTTO QUOTA 400 – Lo spread Btp Bund torna sotto quota 400 punti, a 399,3, e il rendimento della carta decennale italiana è in calo al 5,85%

SPREAD INDICA NECESSITA’RISANAMENTO PAESI – “Gli spread sono stati sempre un potente motore per le riforme di diversi Governi. I Paesi quindi devono prendere le misure necessarie per il risanamento”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi intervenendo al Forum economico mondiale

FORTE CONTRAZIONE CREDITO IN PARTE EUROZONA – In alcune parti dell’area euro il credito funziona normalmente, ma “ci sono altre parti dell’area euro dove c’é una seria contrazione”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi

STABILITA’ PREZZI IN ENTRAMBE DIREZIONI – La Banca centrale europea “difende la stabilità dei prezzi in entrambe le direzioni”. Lo ha detto il presidente Mario Draghi, evocando l’ipotesi che la politica monetaria debba anche prendere in considerazione il rischi al ribasso dell’inflazione

Il tasso dei Bot semestrali è sceso sotto il 2% nell’asta odierna, dove sono stati collocati 11 miliardi di titoli all’1,969%. E’ la prima volta dal giugno scorso che il rendimento scende sotto il 2% (era 1,998%) mentre per trovare un tasso inferiore bisogna tornare a maggio (era 1,664%).

Il Tesoro ha ricevuto dagli investitori una domanda per oltre 15 miliardi sui Bot semestrali e flessibili (331 giorni) oggi offerti, a fronte dell’obiettivo di 11 miliardi che si era prefissato di mettere sul mercato. Il rapporto fra domanda e offerta sul Bot semestrale è tuttavia rallentato a 1,35 da 1,69 dello scorso 28 dicembre.

I tassi sui titoli di Stato italiani sono in deciso calo dopo il buon esito dell’asta sui Bot. Lo spread decennale è decisamente arretrato avvicinandosi ai 400 punti base e alle 11,45 viaggia al 408 punti base.

Con l’esito dell’asta dei Bot Piazza Affari si muove attorno alla parità: l’indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,14%, l’Ftse All Share un ribasso dello 0,19% dopo un breve passaggio in area positiva. Avvicinandosi a metà seduta tra i titoli principali della Borsa di Milano il peggiore rimane Fondiaria Sai, che cede il 5,63% (Premafin -4,02%). Limano le perdite le banche, con Monte dei Paschi di Siena sull’altalena (-1,75% dopo essersi avvicinato alla parità), ma Mediobanca cede comunque ancora il 2,40% e Unicredit il 2,15%. Sempre forti il titolo Salvatore Ferragamo (+4,02%) e Ansaldo Sts (+3,64%).

CDS E SPREAD PORTOGALLO VOLANO A RECORD – I credit-default swap sul debito portoghese sono volati a livelli record raggiungendo i 1.430 punti base, in rialzo di 53 punti base rispetto a ieri. Record anche per lo spread decennale, per la prima volta dalla nascita dell’euro a oltre 1.300 centesimi.

TOKYO, CHIUSURA STABILE A -0,09% – Chiusura stabile per la Borsa di Tokyo, con una perdita dello 0,09%, segno di prudenza da parte degli investitori in vista dei risultati finanziari delle grandi imprese giapponesi e del vertice dell’Ue di lunedì sull’euro. Alla chiusura l’indice Nikkei ha ceduto 8,25 punti, portandosi a 8.841,22 punti. L’indice allargato Topix da parte sua ha perso lo 0,46%, lasciando 3,48 punti e portandosi a 761,13 punti. Il volume degli scambi della giornata è stato di 1,94 miliardi di azioni sul mercato primario.

ASIA STABILE IN ATTESA DATI USA E GRECIA, BENE SIDNEY – Borse asiatiche senza spunti particolari nell’ultima giornata della settimana: gli operatori sembra vogliano aspettare i dati macroeconomici statunitensi (Pil del quarto trimestre 2011, consumi e fiducia) e una qualche soluzione per il debito greco. In lievissimo calo Tokyo (dove il titolo della Nec ha ceduto oltre il 7%) anche a causa dello yen sempre molto forte sul dollaro, un dato che può frenare le esportazioni giapponesi. Chiuse per le festività del capodanno cinese le piazze di Shanghai e Taiwan, in generale leggera crescita gli altri mercati dell’area. In ogni caso, il trend dei listini asiatici è positivo: questa è stata la sesta settimana consecutiva di leggero rialzo e l’indice Msci Asia Pacific da inizio anno ha guadagnato oltre il 7%, facendo meglio sia della Borsa Usa sia di quelle europee. A Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l’avvio dei loro settori in Europa, l’indice generale ha chiuso in crescita di quasi mezzo punto percentuale, con discreti acquisti sui titoli minerari e dell’energia, che sfruttano anche il rialzo del prezzo del petrolio.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: – Tokyo -0,09% – Shanghai chiusa per festività – Taiwan chiusa per festività – Seul +0,39% – Sidney +0,40% – Kuala Lumpur -0,22% – Bangkok +0,64%.

redazione@approdonews.it