Bova Marina, concorso annullato dal Tar, il chiarimento del sindaco Zavettieri “E’ molto difficile oggi avviare una procedura concorsuale, per titoli ed esami, senza imbattersi in rischi ed uscirne indenni perché non è semplice trovare persone di alto profilo e con tutti i requisiti necessari per far parte alle Commissioni di concorso”
“E’ molto difficile oggi avviare una procedura concorsuale, per titoli ed esami, senza imbattersi in rischi ed uscirne indenni perché non è semplice trovare persone di alto profilo e con tutti i requisiti necessari per far parte alle Commissioni di concorso”.
Esordisce così il sindaco di Bova Marina Saverio Zavettieri rispondendo al capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale Andrea Zirilli.
“L’Amministrazione si è rivolta fin dall’inizio della procedura concorsuale con richiesta formale, a tutti i Comuni della Città Metropolitana, alla stessa Città Metropolitana di Reggio, alla Regione Calabria, alle altre quattro Province calabresi e agli Ordini professionali, per individuare figure idonee e disponibili alla nomina a componente della Commissione di concorso pubblico per un posto di Istruttore direttivo amministrativo cat.D – afferma il primo cittadino -. Abbiamo però ricevuto una sola disponibilità da parte di un dirigente della Città Metropolitana e il Comune di fronte all’alternativa di non espletare il concorso per indisponibilità di Commissari, ricordiamo anche che eravamo in piena pandemia e vi era l’assoluta necessità di coprire il posto di responsabile di settore, ha dovuto fare necessariamente ricorso a dirigenti interni in possesso comunque, di titoli richiesti, per poter comporre la Commissione ed espletare il concorso”.
Il primo cittadino nel rimarcare che “il ricorso, sia pure legittimo di una dipendente esclusa per inidoneità nella prova scritta, ha determinato il pronunciamento del Tar in ordine all’idoneità della Commissione che, certamente, sarebbe stata idonea se avesse espresso giudizio di idoneità a tutti i partecipanti”, postilla come “la bocciatura più che all’Amministrazione va messa a carico delle norme e delle procedure complesse ed infinite e, apparentemente, garantiste della correttezza dei procedimenti concorsuali che guarda caso, risultano aggirate o infrante nei concorsi di più alto livello nelle Università e nella Magistratura dove il metodo è quello dello scambio, cosa non certo rintracciata o rintracciabile nel bando del comune di Bova Marina. Se la gran parte dei Comuni calabresi sono oggi, privi di quadri e dirigenti all’altezza dei compiti che la funzione pubblica richiede specie dinanzi alla sfida del PNRR, ciò è frutto di anni di svuotamento dei Comuni di risorse e competenze col ricorso diffuso alla pratica della stabilizzazione e l’abbandono della selezione tramite concorso divenuto del tutto raro e desueto per cause di varia natura non ultima, quella della composizione delle Commissioni di esame”.