Bovacqua(Fp-Cisl): “svuotare le Province delle loro funzioni fondamentali non produrrà risparmi”
redazione | Il 01, Feb 2012
“E’ necessario riorganizzare i livelli amministrativi, semplificando gli assetti istituzionali e passando da un modello basato su gerarchie ad uno basato sulle competenze”
Bovacqua(Fp-Cisl): “svuotare le Province delle loro funzioni fondamentali non produrrà risparmi”
“E’ necessario riorganizzare i livelli amministrativi, semplificando gli assetti istituzionali e passando da un modello basato su gerarchie ad uno basato sulle competenze”
(ANSA) “E’ necessario riorganizzare i livelli amministrativi, semplificando gli assetti istituzionali e passando da un modello basato su gerarchie ad uno basato sulle competenze”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Fp-Cisl della Calabria, Antonio Bevacqua, circa il contenimento dei costi della politica. “Ma soprattutto – aggiunge – bisogna rimettere in linea funzioni e risorse con i nuovi bisogni delle persone e con le esigenze di riqualificazione della spesa pubblica, scommettendo sulle professionalità e sulla qualità dei servizi. Cioé contrattando innovazioni organizzative per generare risparmi e miglioramenti retributivi facendo pagare meno i contribuenti. Ma la soluzione non sta in un mero trasferimento di funzioni dalle Provincie ad altri livelli di governo. L’operazione sottovaluta infatti pericolosi effetti collaterali: gli enti destinatari potrebbero essere costretti a creare ulteriori enti strumentali e agenzie territoriali. Ciò vale a dire che svuotare le Province delle loro funzioni fondamentali non produce necessariamente risparmi. Piuttosto occorre eliminare i costi e le disfunzioni causate dalle duplicazioni delle funzioni. Ci sono troppi livelli di governo: urge una razionalizzazione del sistema che punti a migliorare l’offerta di servizi alle comunità contenendo i costi”. “Il punto – prosegue Bevacqua – è che il decentramento si é tradotto in una moltiplicazione dei centri decisionali. Il sistema delle autonomie deve essere rivisto. Fino ad ora hanno avuto il sopravvento logiche di potere volte ad alimentare ceto politico e clientele a scapito della capacità gestionale richiesta da un moderno sistema di decentramento responsabile. A cominciare dalle poltrone dei enti strumentali. Si deve rinunciare ad ogni tentazione di riformare le istituzioni come conseguenza o effetto collaterale del contenimento e della riduzione della spesa pubblica”.
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