Brasile nuovo leader mondiale di chirurgia estetica
Giovanni D'agata | Il 05, Ago 2014
Molti anche gli italiani, uomini e donne, che si recano all’estero per cure estetiche
Brasile nuovo leader mondiale di chirurgia estetica
Molti anche gli italiani, uomini e donne, che si recano all’estero per cure estetiche
Il Brasile, secondo cifre ufficiali, è diventato il leader mondiale nella chirurgia
estetica, superando per la prima volta nel 2013 gli Stati Uniti con 1,49 milioni
di transazioni nel gigante americano del sud.Nell’articolo apparso oggi sull’ O Estado
de Sao Paulo, quotidiano brasiliano di economia, si legge che l’elevato numero
di interventi di chirurgia plastica in Brasile, quasi 40.000 più che negli Stati
Uniti, è dovuto alla possibilità di effettuare i pagamenti degli interventi di
chirurgia spalmati in diversi anni oltre l’ottima reputazione dei chirurghi brasiliani.
Fra loro quello che è considerato il “Papa” della chirurgia estetica, è Ivo Pitanguy,
di 86 anni, ancora in attività. Liposuzione e impianti al silicone per il seno sono
al top delle preferenze, ma i brasiliani sono sempre più intraprendenti come per
esempio le operazioni per i ritocchi della faccia, tra cui il naso. Nel 2011, il
Brasile aveva registrato 43.809 interventi di rinoplastica. L’anno scorso questo
tipo di intervento è passato dal 76 per cento al 77.224 per cento. Il chirurgo Dr.
Volney Pitombo, ha dichiarato che questo boom di operazioni al naso rappresenta un
“cambiamento di comportamento” e dimostra che i brasiliani hanno preso confidenza.
Nella sua clinica, a Rio de Janeiro, vengono eseguiti in media 240 all’anno. Il costo
finito dell’intervento è di 30.000 reais (10.000 euro) da pagare in contanti,
ma la maggior parte delle altre cliniche accetta pagamenti dilazionati negli anni.Tra
i tanti uomini e donne che si sottopongono a cure estetiche, rileva Giovanni D’Agata
presidente dello “Sportello dei Diritti”, tanti gli italiani ed italiane
che vanno all’estero ed in particolare in Brasile. Ma i viaggi all’estero presentano
dei rischi, come quello di trovarsi a fare i conti con un risultato ben diverso da
quello sperato, in linea con un Paese diverso, con altri canoni di bellezza. Le strutture
di questi Paesi sono inoltre solitamente carenti e gli standard di assistenza inferiori
ai nostri. Infine, da non sottovalutare è l’aspetto psicologico. Un intervento in
un posto sconosciuto, senza il sostegno delle persone care e senza la serenità di
potersi consultare direttamente, al ritorno a casa, col chirurgo artefice dell’intervento,
soprattutto nel periodo post-operatorio, può causare gravi danni pschici. L’assistenza
post-operatoria è molto importante.