Centinaia di ettari di bosco distrutti ad Acri. Fiamme vicine alla SS 18
Sul Pollino quattro aerei, fiamme sottocontrollo
Presidente Parco: “Attacco a 360 gradi. Si rischia un ritorno al 2007”
(ANSA) – POTENZA – Quattro aerei (due canadair e due fire boss) e un elicottero stanno operando da ore nel territorio del Parco nazionale del Pollino – fra Basilicata e Calabria – per spegnere un vasto incendio che ha determinato, secondo il Corpo forestale dello Stato, una “situazione seria ma sotto controllo”. Le fiamme, che sono visibili dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria e “si dirigono verso la parte centrale e più pregiata del Parco”, hanno distrutto finora decine di ettari di rimboschimenti di pino, leccio e macchia mediterranea, nella stessa zona colpita nel 2007 da un altro incendio doloso. L’incendio è divampato ieri nella zona di “Conca del Re”, fra Castrovillari e Morano Calabro, ed è stato alimentato dal forte vento e dalla temperatura elevata. Finora, però, le fiamme non hanno interessato zone abitate.
CENTINAIA ETTARI BOSCO DISTRUTTI AD ACRI
Un vasto incendio divampato nella tarda mattinata di ieri a San Giacomo di Acri, frazione del comune di Acri, ha distrutto centinaia di ettari di bosco e sottobosco e minacciato diverse abitazioni. Sono state necessarie sei squadre dei vigili del fuoco, con 10 mezzi per domare le fiamme e salvaguardare le abitazioni presenti all’interno dell’area colpita dall’incendio. A supporto sono intervenuti anche i Direttori operazioni di spegnimento (Dos) dei vigili del fuoco che hanno indirizzato l’elicottero del servizio antincendio durante le fasi di spegnimento rendendo più efficace l’azione delle squadre di terra impegnate nell’intervento. L’incendio ha raggiunto solo un casolare abbandonato ed un fienile e l’intervento dei vigili del fuoco ha impedito il propagarsi delle fiamme alle abitazioni limitrofe. Il lavoro delle squadre si è protratto fin oltre la mezzanotte e, domato l’incendio sono iniziate le operazioni di bonifica per prevenire l’insorgenza di nuovi focolai.
NUOVO FRONTE A MORMANNO; SI RIALZA VENTO
Un nuovo incendio, nei pressi del Monte Cerviero vicino a Mormanno, è divampato sul Pollino. Intanto, riferisce il presidente del parco nazionale Domenico Pappaterra, le fiamme – ora nel canalone del Dolcedorme – potrebbero essere alimentate dalla “ripresa di un forte vento”. Le operazioni lungo il canalone montuoso, fatto da rocce e vegetazione fittissima, rendono anche difficili le operazioni di spegnimento che comunque sembrano essere sotto controllo.
FIAMME VICINO SS 18, SENSO UNICO ALTERNATO A CETRARO
L’Anas comunica che è stato istituito provvisoriamente il senso unico alternato sulla strada statale 18 “Tirrena Inferiore” a Cetraro, in provincia di Cosenza, a causa di un incendio sviluppatosi nei pressi della sede stradale, al km 293,300. “Sul posto è presente – prosegue la nota – una squadra dell’Anas per la gestione della viabilità”.
GEOLOGI, PIAGA CHE AUMENTA RISCHIO FRANE E ALLUVIONI
Fare prevenzione dai rischi idrogeologici significa anche lavorare sul fronte degli incendi. E’ quanto afferma in una nota Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, aggiungendo che “in Italia continuano a bruciare boschi e ampi territori vocati all’agricoltura. Gli incendi sono una grande piaga per il nostro Paese, non soltanto perché sottraggono suolo produttivo all’agricoltura, perché modificano il nostro straordinario paesaggio, perché distruggono importanti ecosistemi, ma anche perché espongono pericolosamente i territori devastati ad ulteriori rischi di frane ed alluvioni”. “Quando brucia la vegetazione, come sta avvenendo oggi nel Parco del Pollino – aggiunge Graziano -, viene meno la sua proficua azione di drenaggio delle acque, viene meno l’azione di traspirazione delle piante, viene meno la capacità delle stesse piante di trattenere il terreno sottostante”. “Negli anni scorsi abbiamo assistito a disastri di natura idrogeologica che erano figli degli incendi degli anni precedenti. Fare prevenzione dai rischi idrogeologici – conclude Graziano – vuol dire lavorare a tutto campo, dunque anche sul fronte della lotta agli incendi”.
PRESIDENTE PARCO POLLINO, OGGI SOCCORSI EFFICACI
PAPPATERRA, FORESTALE INDISPENSABILE; NO A TAGLI SPENDING REVIEW
“Oggi i soccorsi, da parte della Protezione civile nazionale e regionale, sono stati di grandissima efficacia”, dopo che “ieri invece c’era stato un oggettivo ritardo”. Lo afferma il presidente del parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, a proposito delle operazioni di spegnimento degli incendi sul Pollino, confermando che i primi pini loricati (alberi monumentali, simili a ‘costruzioni’ preistoriche, simbolo del parco) sono stati raggiunti dalle fiamme. Il presidente del parco ricorda l’importanza del Corpo forestale dello Stato che “in questi casi è fondamentale”. E’ per questo che “i tagli lineari non dovrebbero incidere su queste cose”, così come ne andrebbe tenuto conto nella spending review: “Non so se ha portato dei tagli anche al nostro sistema della Protezione civile però è necessario che gli interventi siano più rapidi”. Secondo Pappaterra, “vanno ulteriormente inasprite le pene per evitare che ci sia gente che si diverte a distruggere il nostro patrimonio. Oggi – conclude – i danni all’ambiente sono stati ingenti”, con un fronte del fuoco che ha superato i 3 km e una stima provvisoria di circa 600 ettari di vegetazione in fumo.
(ANSA) – ROMA – Brucia il parco nazionale del Pollino. Il fronte del fuoco è di oltre 1 km, da Monte Canino a Conca del Re; le fiamme si starebbe propagando verso Dolcedorme, dove c’é “il rischio che vadano in fumo i pini loricati” e che “le proporzioni diventino vastissime”. Il presidente del parco, Domenico Pappaterra, parla di “attacco a 360 gradi, con più focolai e inneschi disposti scientificamente, oltre al favore del vento”. Per Pappaterra “c’é il rischio di un ritorno al 2007”, quando l’area fu duramente colpita.
IN AZIONE CANADAIR E ELICOTTERO
Un canadair e un elicottero, oltre a numerose squadre a terra, sono impegnati con continui lanci di acqua e liquido ritardante a contrastare l’incendio di vaste proporzioni che sta interessando l’area del Parco nazionale del Pollino nei territori di Castrovillari e Morano Calabro. In poco meno di 24 ore – il rogo si è sviluppato ieri alle 14 circa su tre o quattro località e questo spiegherebbe la dolosità dell’atto – ha distrutto ettari ed ettari di macchia mediterranea e di pino nero. Oltre ai mezzi aerei – si attende l’arrivo di altri tre canadair – stanno operando a terra gli uomini del Corpo forestale dello Stato di Campotenese, Mormanno e Morano Calabro e i dipendenti del Consorzio di bonifica di Mormanno. L’azione di contrasto delle fiamme è resa assai difficoltosa dal vento e dalla struttura impervia della zona.
FIAMME DA 5 DIVERSI PUNTI, 600 ETTARI IN FUMO. DA PRESIDENTE PARCO APPELLO A CLINI E GABRIELLI
Sono disposte in cinque diversi punti le zone colpite dagli incendi che stanno mettendo a dura prova il parco nazionale del Pollino, nei comuni di Morano Calabro, Castrovillari e Frascineto: Valla Piana, Conca del Re (divisa in due punti distanti tra loro), Timpone Dolcetti, Corsale. Sono già 600 gli ettari andati in fumo, con le fiamme ormai in prossimità di Serra Dolcedorme, dove si trovano i pini loricati, alberi monumentali, simboli del parco. Il presidente del parco, Domenico Pappaterra, che sta effettuando sopralluoghi, lancia un appello al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e al capo della Protezione civile, Franco Gabrielli: “serve la massima attenzione per evitare il ripetersi di un fenomeno la cui recrudescenza potrebbe riguardare anche altri parchi, come avvenne nel 2007, a cui seguirono episodi di incendi drammatici nel parco del Cilento, del Gargano e in Sicilia”. Nelle aree interessate dalle fiamme il parco ha chiamato a raccolta le associazioni di volontariato e ha messo in campo anche 10 moduli anti-incendi per pick up.
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