Bruco nel piatto vegetariano: Ikea si è scusata con un cliente Negozio appena aperto in India dal colosso dell'arredamento svedese
Il negozio ha aperto i battenti il mese scorso nella città
meridionale di Hyderabad. Il sito di 37.000 metri quadrati è il primo
di una serie di 25 che il gruppo svedese spera di aprire nel paese
entro il 2025. Abeed Mohammad ha twittato una foto del bruco nel suo
piatto biryani vegetariano (Nella cucina persiana il biryani, biriani,
o beriani è una pietanza a base di riso, preparato assieme a spezie,
carne, pesce, uova o verdure) ordinato Venerdì nel ristorante da
mille posti nel negozio. Le autorità indiane hanno prelevato campioni
sabato prima di informare Ikea e la compagnia sospettata di fornire il
cibo. Il colosso svedese è stato anche multato per 11.500 rupie (140
euro) per l’utilizzo di protezioni in plastica sui piatti e per non
smistare i rifiuti, riporta l’agenzia Press Trust of India. Ikea ha
detto che rispetta le più severe norme sulla sicurezza alimentare e
si è scusato con il cliente per la sua “sfortunata esperienza”.
“Vorremmo assicurargli, e tutti, che stiamo attualmente esaminando il
problema per valutare cosa è successo e intraprendere azioni
correttive immediate”, ha detto Ikea India in una nota. “In Ikea,
abbiamo le linee guida più rigide in materia di sicurezza e qualità
degli alimenti perché siamo profondamente impegnati per la salute e
la sicurezza dei nostri clienti”, ha aggiunto la dichiarazione. Quello
indiano, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei
Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]”,non è un caso
isolato, episodi di questo genere si verificano di continuo, perché
il fenomeno può solo essere contenuto ma non eliminato del tutto. La
maggior parte degli insetti che si ritrovano nei cibi provengono dalla
fase di coltivazione o di conservazione che di solito vengono
contrastati con agenti fitosanitari. Le verdure impiegate per la
preparazione dei pasti possono essere fresche (in questo caso vengono
mondate nelle cucine dove si preparano i pasti), oppure di quarta
gamma, surgelate o congelate, in questo caso sono preparate e
confezionate da aziende specializzate dove una volte mondate, sono
sottoposte a diversi lavaggi per allontanare residui di terra e
corpi estranei come gli insetti. Per quanto accurate possano essere le
operazioni di cernita e lavaggio, qualcosa può sfuggire e finire nel
piatto. Il personale di cucina prima di cucinare le verdure effettua
controlli di routine, ma anche in questa fase qualcosa può sfuggire,
per cui alla fine è l’utente che può trovare nel piatto un ospite
indesiderato. La casistica dei ritrovamenti mette al primo posto gli
insetti. Gli alimenti più interessati sono le verdure a foglia sia di
quarta gamma sia surgelate, i legumi, la pasta e il riso. Tra le
verdure il primato dei ritrovamenti spetta agli spinaci surgelati, per
la conformazione delle foglie difficili da lavare. I casi di
ritrovamento di insetti non sono frequenti, ma la notizia viene sempre
ripresa con un certo rilievo dagli organi d’informazione e dai
social network. Queste notizie vengono date sempre in modo
sensazionale, senza dare la giusta informazione, come ad esempio il
fatto che ingerire un insetto, anche se sgradevole, non costituisce
pericolo per la salute umana. Va altresì detto che nella maggior
parte dei casi, i prodotti biologici sono quelli più “a rischio
insetto”perché nella coltivazione non si usano pesticidi.