Bufera nel Pd. Appalti e corruzione a Napoli, coinvolto l’ex dirigente Pd Nicola Oddati che gestì le regionali in Calabria, obbligo di firma anche per l’ex consigliere regionale Sebi Romeo Undici le misure cautelari eseguite stamane da Polizia e Guardia di Finanza. All'epoca Oddati, uomo forte dell'ex segretario nazionale Zingaretti sbarrò le porte alla ricandidatura dell'ex governatore della Calabria Mario Oliverio
Una vera e propria bufera nel Pd a Pozzuoli, in provincia di Napoli, per l’inchiesta della Procura sulla corruzione negli appalti al Rione Terra. Arrestati, tra gli altri, l’ex sindaco dem Vincenzo Figliolia e l’ex dirigente Pd Nicola Oddati, oggi dirigente di staff in Regione Campania (gestì le regionali in Calabria nel 2020 e fu proprio lui poco prima delle regionali del 2020 per guidare quella delicata fase di transizione e che di fatto fu lui a chiudere alla ricandidatura di Mario Oliverio alla presidenza della Regione). Gli altri arrestati sono l’ex presidente Enit Giorgio Palmucci, attuale vicepresidente di Confindustria Alberghi, e l’imprenditore Salvatore Musella, destinatari di ordinanza cautelare di custodia in carcere.
In tutto 11 le persone coinvolte, tra amministratori pubblici, imprenditori e politici – destinatarie a vario titolo di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica, guidata da Nicola Gratteri, Sezione Seconda “Reati contro la Pubblica Amministrazione”, procuratore aggiunto Sergio Ferrigno, sostituti procuratori Immacolata Sica e Stefano Capuano. Le misure sono state notificate questa mattina dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza.
I destinatari sono gravemente indiziati, a vario titolo, di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti.
I PROVVEDIMENTI
Tra gli arrestati in carcere, oltre all’ex sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, e a Nicola Oddati, ci sono anche Giorgio Palmucci, ex presidente di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo e componente della commissione valutatrice delle offerte per l’aggiudicazione della concessione relativa alla riqualificazione del Rione Terra a Pozzuoli e l’imprenditore Salvatore Musella.
Ai domiciliari
Gli arresti ai domiciliari riguardano due collaboratori dell’imprenditore Musella: si tratta di Salvatore Della Corte e Gianluca Flaminio. L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece è stato notificato Giovanni Bastianelli, all’epoca dei fatti direttore esecutivo dell’Enit, al dipendente del comune di Pozzuoli Angelo Tortora, ritenuto collaboratore di Figliolia, ad Antonio Carrabba, collaboratore di Musella e a Sebastiano Romeo, ex consigliere della Regione in Calabria e candidato a segretario provinciale del Pd a Reggio Calabria, e a Luciano Santoro, anche lui del Partito Democratico, candidato alla segreteria Provinciale Pd di Taranto, ex assessore comunale a Grottaglie ed ex consigliere provinciale a Taranto.