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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Buona scuola, Dieni: «Chiarezza sull’algoritmo misterioso» "Gravi disparità di trattamento tra i docenti"

Buona scuola, Dieni: «Chiarezza sull’algoritmo misterioso» "Gravi disparità di trattamento tra i docenti"
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«Il misterioso algoritmo della “Buona scuola” sta creando disagi enormi ai
professori del Sud e agli studenti. Ecco perché il ministro dell’Istruzione
deve promuovere una maggiore trasparenza e chiarire quali siano i criteri
che determinano la mobilità dei docenti». È quanto dichiara la deputata del
M5S Federica Dieni che, sulla questione, ha presentato un’interrogazione
parlamentare al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli.
«La “Buona scuola” – spiega la portavoce del Movimento alla Camera –,
rischia di creare una situazione intollerabile per molti docenti del Sud.
Nell’anno scolastico 2016-2017 sono 207mila i professori trasferiti (pari
al 30% dell’organico di ruolo complessivo degli insegnanti statali). Di
questi, in 60mila hanno lasciato la cattedra vacante al Centro-nord per
rientrare al Centro-sud, usufruendo dell’istituto dell’assegnazione
provvisoria».
«Il ministro Fedeli – prosegue Dieni –, in risposta all’interrogazione del
Movimento 5 Stelle del 25 gennaio scorso, aveva chiarito che “la
disponibilità di questo numero rilevante di posti rende ragionevole
consentire a tutti, per il solo anno scolastico 2017-2018, di far domanda
di mobilità seppure nella limitata misura del 40%, in luogo del 100% dello
scorso anno e del 50% di prassi” e che, a partire dal prossimo anno
scolastico, “la continuità didattica verrà assicurata anche
dall’applicazione delle disposizioni ordinarie in materia di assegnazioni
provvisorie, venuto meno il regime transitorio di cui al richiamato comma
108, che valeva solo per l’anno scolastico 2016-2017, con la conseguenza
che per l’anno scolastico 2017-2018 le assegnazioni provvisorie potranno
essere richieste solo come già definite per alcune categorie di docenti”».
«I problemi dei docenti meridionali del Sud – commenta ancora la deputata
–, sono dunque tutt’altro che risolti. Il loro allontanamento dalle
province di residenza, anche attraverso modalità di assegnazione spesso non
chiare, ha pesanti conseguenze sulle loro vite, in quanto costretti a stare
lontani dalle proprie famiglie, ma anche sulla stessa continuità didattica
nel Mezzogiorno, incrementando in questo modo il gap formativo tra gli
studenti del Nord e quelli del Sud. Del resto, molte associazioni di
docenti concordano nel ritenere che la “Buona scuola” abbia provocato gravi
disparità di trattamento tra i docenti, il cui destino professionale viene
deciso attraverso l’uso di un algoritmo misterioso. Anche il Consiglio di
Stato, con diverse ordinanze, ha disposto l’acquisizione di documenti in
grado di chiarire il funzionamento dell’algoritmo in questione, nonché
l’effettiva sussistenza di una disomogeneità nella copertura di posti in
alcune regioni, gettando ombre sull’intero processo di assegnazione».
«Il ministro Fedeli – conclude Dieni – dovrebbe perciò garantire una
maggiore trasparenza e, al di là delle richieste della magistratura,
spiegare il funzionamento dell’algoritmo che regola la mobilità dei
docenti».