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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Buona scuola, Molinari (AL) in piazza contro la riforma Il senatore calabrese annuncia, in una nota, la sua adesione alla manifestazione del prossimo 5 maggio contro il disegno di una scuola "antidemocratica"

Buona scuola, Molinari (AL) in piazza contro la riforma Il senatore calabrese annuncia, in una nota, la sua adesione alla manifestazione del prossimo 5 maggio contro il disegno di una scuola "antidemocratica"
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Ritengo doveroso garantire il mio sostegno ed esprimere vicinanza agli insegnanti in agitazione, per le implicazioni, palesemente negative, sulla scuola italiana, già vituperata dai tagli indiscriminati disposti dai governi precedenti, che il piano “Buona scuola” produrrebbe. Oggi, se approvato, il DDL infliggerebbe al sistema scolastico un altro duro colpo. La scuola pubblica e democratica resterebbe soltanto un lontano ricordo, fra dirigenti scolastici con “ius vitae et necis” sul corpo docenti, passando attraverso un precariato che, con questa riforma, resterebbe irrisolto e personale “Ata” completamente dimenticato.
Insomma, in nome del mandato che i cittadini mi hanno affidato, anche – e soprattutto – per tutti quegli insegnanti, operatori del settore e studenti calabresi, territorio che in Senato rappresento, e che meritano una scuola che non venga snaturata da quei principi fondativi di cui dovrebbe farsi portatrice, mi sento in dovere di prendere in carico le istanze di quanti operano all’interno dell’istituzione scolastica. Quello che si troverebbero di fronte è un sistema a fisionomia privatistico-aziendale. Perché, tout court, in questo, l’ultima trovata targata Renzi & co. – che paradossalmente risponde al nome di DDL “Buona scuola” – trasformerebbe il sistema scolastico italiano.
Basta questo a spiegare le ragioni per cui il prossimo 5 maggio sarò in piazza, per la manifestazione nazionale. Sarò al fianco di tutti gli operatori della scuola che, ritengo, abbiano più che valide ragioni – e che condivido appieno – per dire “no” a questo DDL-scempio, che priverebbe gli italiani, dell’ennesimo diritto : quello di una scuola che si fondi su principi democratici e di uguaglianza.

Avv. Francesco Molinari
cittadino eletto al Senato