Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Calabria, accertamenti Mef su conti Regione Nesci (M5S): "Quadro gravissimo. Oliverio non canti vittoria". Intervento anche di Federica Dieni

Calabria, accertamenti Mef su conti Regione Nesci (M5S): "Quadro gravissimo. Oliverio non canti vittoria". Intervento anche di Federica Dieni
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

«La Regione Calabria è il luogo dello spreco senza fondo, come ha certificato la Ragioneria generale dello Stato». Lo afferma in una nota la deputata M5s Dalila Nesci, che rincara la dose: «Inquietante è che su 50 irregolarità già rilevate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze la Regione ne abbia sanato soltanto 9. È un’offesa per i cittadini, anzi un colpo, leggere che nell’ultimo decennio, come ha riassunto “Il Corriere della Calabria”, sia mancata piena trasparenza, che giunta e consiglio regionale abbiano speso in lungo e largo in violazione di legge, che sia stata riconosciuta produttività a prescindere da progetti, che ci siano state spese pazze per personale e dirigenti e che, soprattutto, si profilino danni erariali milionari». «In compenso – prosegue la parlamentare 5 stelle – dal palazzo regionale ci dicono ogni volta che mancano i soldi per gli ospedali, per la tutela dell’ambiente, per trasporti adeguati, per lo sviluppo economico e per il lavoro, che resta un miraggio oppure una concessione dall’alto».

«Anche se gli specifici rilievi – incalza la parlamentare 5 stelle – non sembrano riguardare la gestione Oliverio, il governatore non può cantare vittoria, perché finora è stato un campione nella conservazione dello stato delle cose. Ha agito come un frigorifero che ha mantenuto intatte vecchie pratiche e logiche, benché si sia presentato come l’uomo della rivoluzione. Questo ulteriore documento della Ragioneria generale dello Stato conferma il fallimento di una ben nota politica dell’immobilismo, trasversale e compatta davanti al vile denaro». «In 4 anni, noi 5 stelle – conclude Nesci – abbiamo presentato oltre 500 esposti per la cattiva amministrazione regionale; su nomine illegittime, sull’utilizzo delle casse regionali come bancomat e sul ricorso disinvolto a consulenze inutili e prebende premio. Il nostro sforzo produrrà effetto, perché le procure funzionano bene».

FEDERICA DIENI (M5S)

«L’ultima relazione del ministero dell’Economia e delle Finanze sui conti della Regione certifica l’inadeguatezza, l’incompetenza e l’irresponsabilità della classe politica e burocratica che governa la Calabria da decenni». È quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni. «Nel documento firmato dal Ragioniere dello Stato Daniele Franco e rivelato in anteprima dal Corriere della Calabria – osserva la parlamentare –, sono messe nere su bianco tutte le irregolarità contabili e amministrative perpetrate a danno degli inconsapevoli cittadini calabresi. Su 50 rilievi complessivi, il Mef ne ha ritenuti in parte superati solo 9; tutti gli altri, malgrado le controdeduzioni di giunta e consiglio regionali, sono stati confermati in toto.

Dalle spese folli per il personale della Cittadella e di Palazzo Campanella, fino agli indebiti indennizzi per la
produttività e alle assunzioni indiscriminate, non c’è nulla di regolare nel percorso amministrativo di una Regione matrigna che ha dilapidato e continua a dilapidare le risorse comuni per ingrassare clientele politiche e arricchire ulteriormente burocrati irresponsabili».

«Il Mef – prosegue Dieni – ha già inviato l’intera relazione alla Corte dei conti, affinché valuti l’esistenza di danni erariali e individui gli eventuali responsabili. Non sono da escludere nemmeno ulteriori risvolti penali, vista la gravità delle illegittimità contestate».

«Attendiamo – conclude la deputata 5 stelle – le giustificazioni ufficiali della giunta Oliverio che, non è difficile prevederlo, avrà molte difficoltà a contestare il giudizio finale dei tecnici del ministero. Dal canto nostro, siamo pronti a intraprendere ogni iniziativa parlamentare per fare luce su una storia torbida che ha contribuito a impoverire ancora di più la regione più sottosviluppata d’Italia».