Calabria, affondo di D’Ippolito e Parentela su Sorical Gli esponenti del M5s: "L'importo dei crediti lamentati è quasi uguale a quello delle fatturazioni maggiorate"
«Sorical continua a ripetere che da diversi enti vanta crediti per circa 200milioni. Si tratta di una cifra vicina al totale di quanto, oltre il dovuto, preteso per anni dallo stesso gestore del servizio idrico e dalla Regione Calabria con l’applicazione di tariffe illegittime». Lo affermano, in una nota, i deputati del Movimento Cinque Stelle Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che aggiungono: «Secondo notizie stampa da ultimo anche Veolia racconta questa storia dei crediti non riscossi. La verità certa è che il socio pubblico di maggioranza di Sorical, cioè la Regione Calabria, e l’anzidetto socio privato continuano a tacere o a sorvolare sull’inquietante vicenda della tariffazione illegittima, che ha un valore di circa 150milioni e che abbiamo denunciato a tutto spiano insieme ad esperti del settore. A conti fatti, dunque, è evidente il fallimento dell’esperienza di Sorical, che la Regione vorrebbe, a quanto pare, acquisire per intero perché l’Autorità idrica calabrese le affidi la gestione del servizio idrico integrato, con un’operazione di pura sudditanza politica verso l’esecutivo di Mario Oliverio».
«Siamo – avvertono i parlamentari 5stelle – a ridosso delle elezioni regionali con una serie di questioni rimaste colpevolmente in sospeso: dall’enorme problema delle tariffe illegittime alle assunzioni in Sorical, sui cui alcuni sindacati e consiglieri regionali hanno, come noi, chiesto conto e trasparenza, finora senza ascolto. Peraltro non si conoscono gli orientamenti dell’Autorità idrica calabrese sul futuro del servizio idrico e il Consiglio regionale, salvo eccezioni, sembra non voler affrontare il caso Sorical, servita ai vecchi partiti a intruppare od omaggiare propri sodali».
«Ci meravigliamo – concludono D’Ippolito e Parentela – di come Oliverio riesca a rimanere imperturbabile rispetto alla gravità della situazione. Ad oggi il futuro dell’acqua pubblica resta un mistero, in Calabria. Non c’è una direzione, non c’è un orizzonte e manca un quadro obiettivo sui veri crediti di Sorical, sui mancati investimenti del socio privato, sull’organico della partecipata e sulla visione progettuale dell’Autorità idrica calabrese».