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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Regione, riorganizzata Protezione Civile L'ordine del giorno è stato votato all'unanimità

Regione, riorganizzata Protezione Civile L'ordine del giorno è stato votato all'unanimità
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Sulla vicenda della riorganizzazione della Protezione civile, i consiglieri regionali Flora Sculo (Cir) Michele Mirabello (Pd) e Vincenzo Pasqua (Oliverio presidente) hanno presentato un ordine del giorno (illustrato in Aula da Flora Sculco) e votato all’unanimità che si trasmette nella sua interezza:
“PREMESSO CHE:
• Il Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza, su proposta del Dirigente della Protezione Civile Regionale, ha prodotto due decreti riguardanti il riordino del settore della Protezione civile: nel primo, il n. 150 del 18 gennaio 2016, venivano dichiarate in esubero 45 unità lavorative e si stabiliva la soppressione delle Unità Territoriale di Protezione Civile di Crotone e Vibo Valentia annettendone le relative funzione alla Sala Operativa di Catanzaro; col secondo, il n. 235 del 19 gennaio 2016, palesato il marchiano errore formale e sostanziale, si fa marcia indietro sul personale in esubero ma si rimane fermi sul proposito di chiudere i presidi della Protezione civile di Crotone e Vibo Valentia;
CONSIDERATO CHE:
• tali soppressioni ledono, nel metodo, il diritto dei consiglieri regionali ad essere edotti preventivamente quando si assumono scelte dal forte impatto sociale sui territori e ledono le prerogative istituzionali della IV Commissione;
• dette soppressioni, incidendo fortemente sia sui lavoratori coinvolti ma, soprattutto, sui servizi garantiti al territorio, hanno forte valenza sociale e politica, tanto che il coinvolgimento diretto di chi è espressione legittima e democratica del territorio stesso, oltre che certamente opportuna è, forse, obbligatoria;
OSSERVATO, NEL MERITO, CHE:
• con tale decisione si ledono i livelli minimi di assistenza nel delicato ed importantissimo settore della protezione civile, per i territori provinciali di Crotone e Vibo Valentia che, purtroppo ed in particolare per quanto concerne le calamità naturali, non possono considerarsi isole felici;
• la orografia del territorio calabrese, che è nota a tutti e dovrebbe esserlo ancor di più per i geologi, rende indispensabile una presenza capillare sul territorio, e lo stesso legislatore regionale ne aveva assunto la necessità, dislocando le sale operative in ciascuna provincia;
• le sedi operative di Crotone e Vibo, che si vorrebbero sopprimere con decreto dirigenziale, sono in palese contrasto con la L.R. 4/1997 laddove all’art.11 comma 2: si legge “Sono istituite, presso le strutture regionali di Protezione Civile, le Sale Operative Provinciali quale sedi tecniche di raccolta notizie, comando, coordinamento, comunicazione, controllo e monitoraggio ai fini dell’ attività di Protezione Civile di competenza della Regione. Tali Sale Operative sono decentrate sul territorio a livello provinciale e sono collocate nelle sedi delle strutture regionali di Protezione civile”;
RILEVATO, che la riorganizzazione funzionale a cura del nuovo direttore Carlo Tansi contrasta con quanto sopra considerato;
EVIDENZIATO che i decreti di cui sopra sono stati fortemente contestati dai lavoratori del settore e che, persistendo in questa decisione, si ridimensiona uno dei pochi, se non l’unico, presidio di salvaguardia del territorio che ancora sopravvive rispettivamente a Crotone e Vibo Valentia;
SOTTOLINEATO CHE:
• le decisioni di cui ai decreti citati non apportano alcuna efficienza ed efficacia aggiuntiva all’azione di governo del territorio;
• non si persegue alcun risultato di risparmio essendo entrambe le sedi ubicate in immobili in disponibilità gratuita dalla Regione Calabria;
RILEVATO CHE nei territori di Crotone e Vibo Valenti la decisione di sopprimere i presidi di Protezione civile è stata accolta con estremo sfavore e grande preoccupazione oltre che dai lavoratori, soprattutto dagli amministratori locali e dalla popolazione tutta:
PRECISATO, a rischio di essere ovvi e banali, che un decreto non può modificare le previsioni organizzative dei presidi della Protezione civile, che sono invece disposte con legge regionale (4/1997);
Tutto quanto sopra premesso:
Il Consiglio Regionale
impegna la Giunta Regionale a farsi carico di predisporre gli opportuni atti ed indirizzi affinchè venga revocato il Decreto del Dirigente Generale 235/2016, almeno nella parte in cui si sancisce la soppressione delle sedi della protezione civile regionale di Crotone e di Vibo Valentia, ed a presentare in Commissione Ambiente la progettualità circa la riorganizzazione del settore di cui si sta occupano il nuovo dirigente al fine di concertarla insieme, Giunta e Consiglio, fermo restando le competenze in capo al livello tecnico-amministrativo, relativa alla razionalizzazione del settore, ispirati a ottenere il migliore risultato possibile in termini di efficacia ed efficienza, in un settore di straordinaria importanza, da cui i calabresi si attendono certezze operative e capacità di prevenire e gestire ogni sorta di rischio ambientale”.