Calabria, detenuto aggredisce cinque agenti penitenziari Problematiche dovute a carenza di personale e mancanza di risorse
Ancora un grave episodio di violenza ai danni di cinque agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Rossano. Lo riferiscono, in un comunicato, Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Damiano Bellucci, segretario nazionale dello stesso sindacato di polizia penitenziaria.
«Nel reparto AS2, dove sono ristretti detenuti condannati e in attesa di giudizio per reati di terrorismo internazionale – aggiungono i dirigenti del Sappe – uno di questi, già sottoposto alle particolari restrizioni di cui all’articolo 14 bis della legge penitenziaria proprio a causa dei suoi comportamenti, si è barricato all’intento della sezione detentiva e quando sono entrati gli agenti li ha violentemente colpiti con un bastone di legno, ricavato da un tavolo che aveva precedentemente rotto. Lo stesso detenuto aveva sfasciato la cella. I cinque agenti hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche presso il locale ospedale, ricevendo dai tre ai sette giorni di prognosi. Al personale va la nostra solidarietà».
«Quella di Rossano – dicono ancora Durante e Bellucci – è una situazione lavorativa ormai al limite della sopportazione a causa delle difficoltà lavorative dovute a carenza di personale e mancanza di risorse. Lo stiamo denunciando da tempo, ma la Direzione generale del personale dell’amministrazione penitenziaria è totalmente assente. Cosa deve ancora succedere perché si faccia qualcosa?».