Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Calabria Etica, creare lavoro puntando sul riutilizzo dello spreco alimentare Siglata anche un'importante intesa con Qui Foundation

Calabria Etica, creare lavoro puntando sul riutilizzo dello spreco alimentare Siglata anche un'importante intesa con Qui Foundation
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Catanzaro – Puntare sullo spreco alimentare per creare occasioni di lavoro e riutilizzare una gran quantità di cibo altrimenti perso. E’ quanto emerso dall’interessante seminario svoltasi presso il Centro agroalimentare di Lamezia, promosso dalla Fondazione Calabria Etica nell’ambito del “progetto pilota contrasto al fenomeno della segregazione sociale in area urbana”. Una giornata di studio e di idee che ha visto la presenza di Paolo Arrigoni, segretario generale di Qui Foundation, nella nostra regione per firmare un’importante protocollo d’intesa con Calabria Etica – rappresentata dal presidente Pasqualino Ruberto – e finalizzata a implementare la rete di Enti che dedicano il loro lavoro alle politiche sociali e prestano grande attenzione alle fasce più deboli. A introdurre il seminario, Giuseppe Critelli, responsabile scientifico del progetto il quale ha evidenziato l’importanza della presenza di un personaggio come Arrigoni ormai apprezzato in tutto il Paese per l’impegno profuso. Critelli nel suo intervento non ha esitato a definire lo spreco alimentare un fenomeno di diseconomia, enucleando le possibili vie d’uscita proprio partendo dal grande esempio di “riutilizzo” che Qui Foundation porta avanti. Prima dell’intervento di Arrigoni, il seminario ha puntato i lavori su riunioni di gruppi fra gli operatori del progetto, e dai quali sono emerse varie proposte al fine di ottimizzare il progetto di contrasto alla segregazione sociale con le opportunità offerte dalla rete di rapporti con Enti, Associazioni e istituzioni per ciò che attiene il recupero di risorse alimentari destinate appunto al macero. In quest’ottica, molte le idee “partorite” per il riutilizzo delle eccedenze alimentari; dal cuoco di quartiere, al carrello intelligente, ai supermercati solidali e via discorrendo. Sono state solo alcune delle idee emerse e che saranno in seguito approfondite e utilizzate con l’ausilio di nuovi progetti. Un fiorire di idee tutte utili alla creazione di cooperative o altre forme associative che possono offrire occasioni importanti di lavoro. Chiara Macrì, responsabile d’area di Lamezia Terme del progetto di contrasto alla segregazione sociale, grazie all’utilizzo di alcune slide, ha parlato dell’impatto sociale, sottolineando come in Italia ci sono 20milioni di tonnellate di prodotti cereali che si sprecano. Dati impressionanti che devono indurre tutti a cercare strategie per il riutilizzo. Quindi, l’atteso intervento di Paolo Arrigoni che ha parlato di “spreco alimentare quale fenomeno endemico della nostra società produttiva”. L’incontro con Calabria Etica, ha evidenziato Arrigoni, “è molto propositivo; è stato un impatto sociale immediato e provo sensazioni positive perché riconosco l’impegno di Calabria Etica in questo contesto. La mission di Qui Foundation, ha rimarcato il segretario generale, è creare opportunità con lo spreco alimentare. Occasioni per offrire cibo a tanti bisognosi ma anche per creare presupposti occupazionali; intercettare chi ha bisogno di cibo lavorando su scala nazionale, ma anche a livello territoriale tramite l’attivazione di reti. Il progetto di Qui Foundation, ha spiegato Arrigoni, eroga qualcosa come 200mila pasti e questo, tradotto in termini economici, significa centinaia di milioni di euro. Un seminario, dunque, di grande impatto che ha avuto culmine con la firma dell’intesa sottoscritta da Paolo Arrigoni e Pasqualino Ruberto il quale, nell’intervento conclusivo, ha ringraziato Qui Foundation per il riconoscimento al lavoro svolto da Calabria Etica e sottolineando il “valore di un accordo che senza dubbio riuscirà a dare risposte in termini di sostegno ai bisognosi e offrire anche nuove opportunità di lavoro”.