Calabria Etica si mobilita contro la segregazione sociale Incontrati i responsabili Centri per l'Impiego
Catanzaro- A Lamezia Terme si è svolta l’assemblea plenaria del Progetto pilota misure di contrasto alla Segregazione sociale. Un appuntamento, di grande significato e che, sulla scia delle precedenti riunioni, ha coinvolto tutti gli operatori dei Centri d’Ascolto e i responsabili dei vari settori. Un momento di raccordo per vagliare lo stato di attuazione del progetto (finanziato dall’Unione europea-Fondo sociale europeo e gestito dalla Fondazione Calabria Etica) e per confrontarsi con i Centri per l’impiego, partner fondamentali per la riuscita del progetto rivolto a soggetti a rischio di segregazione sociale: donne in cerca di occupazione; anziani; immigrati; nomadi; persone diversamente abili; detenuti ed ex detenuti; soggetti affetti da dipendenze. A salutare l’assemblea, il presidente della Fondazione Calabria Etica, Pasqualino Ruberto e il direttore Maria Teresa Marino. Relatori di rilievo, Ilaria Minieri della Provincia di Catanzaro e Angela Astorino responsabile del Centro per l’Impiego di Lamezia Terme. La presenza di Minieri e Astorino, ha cementato il rapporto di collaborazione sul territorio ed è stata oltremodo utile per confrontare metodologie e interventi di concerto con i Centri d’Ascolto, non solo della provincia catanzarese, ma utile ai fini dell’auspicabile estensione della collaborazione con le altre province. Ad introdurre i lavori, Giuseppe Critelli, responsabile scientifico del progetto che ha rimarcato le azioni del progetto che si susseguono sui territorio, e l’importanza di coordinare tutto il lavoro svolto con le attività dei Centri per l’Impiego. Oltre a Critelli, erano presenti il responsabile del progetto, Vincenzo Mancuso, le tre coordinatrici di Area, Chiara Macrì, Rossella Delfino e Valeria Pizzuti, il responsabile della comunicazione, Antonio Cannone. Il presidente Ruberto nel suo intervento ha ringraziato tutti i collaboratori e i responsabili del progetto per “l’ottimo lavoro portato avanti”, dicendosi convinto che alla fine si raggiungeranno i risultati sperati e attesi. “Un progetto – ha evidenziato altresì Ruberto – di grande efficacia sul territorio e che grazie all’apporto dei Centri per l’Impiego potrà dare risposte al crescente disagio”. Anche dal direttore Marino, un intervento finalizzato all’ascolto di quanto prodotto fino ad oggi. “Bisogna condividere – parlando della sinergia con i Centri per l’Impegno – obiettivi e strategie per superare eventuali criticità. L’appuntamento di oggi è senza dubbio una prima verifica sullo stato di attuazione del progetto e del lavoro portato avanti. Un lavoro che per voi operatori è sul campo, per noi è un impegno quotidiano di raccordo con la Regione”. Quindi, è toccato a Ilaria Minieri della Provincia di Catanzaro, parlare dell’interazione dei Centri d’Ascolto con i Centri per l’Impiego presenti nel territorio di competenza. “Dobbiamo mettere in Rete come si dice da anni il nostro impegno. Ma io dico una Rete più fitta e cerca di raccogliere dal territorio “sacche” di soggetti nascosti per offrire possibilità di integrazione. La nostra collaborazione deve pertanto diventare un’azione di Sistema per riuscire a comprendere i reali bisogni del soggetto segregato”. Ancora più approfondito l’intervento di Angela Astorino, responsabile del Centro per l’Impiego di Lamezia Terme che ha spiegato, anche nei dettagli, l’approccio che i tanti iscritti al Centro per l’Impiego (a Lamezia sono 30mila) hanno con lo sportello. “Non bisogna doppiare l’assistenza, ovvero al Centro per l’Impiego è auspicabile indirizzare persone che non hanno avuto mai rapporti con noi. In questo senso il lavoro dei Centri d’Ascolto è fondamentale per individuare con esattezza chi ha davvero la necessità di essere ascoltato e quindi aiutato. Si tratta di persone lontane dalle istituzioni, spesso senza nemmeno possedere una conoscenza del computer e della posta elettronica; bisognosi anche di comprendere come si scrive un curriculum. Per questo e per tanti altri motivi i dati che voi raccogliete possono e devono rappresentare un monitoraggio importante anche per cercare di dare continuità allo stesso progetto. La collaborazione tra Centri per l’Impiego e Centri d’Ascolto deve essere come un cerchio così da interagire e completare l’offerta informativa e di sostegno all’utenza”. Infine, l’assemblea ha ascoltato gli interventi delle coordinatrici d’Area, Macrì, Delfino e Pizzuto che, con l’ausilio di apposite slide, hanno illustrato l’intenso lavoro prodotto sui territori di competenza (Lamezia, Reggio, Catanzaro-Crotone-Vibo). Un lavoro fatto di impegno e di raccolta dati – gran parte direttamente nei quartieri e per le strade delle città interessate – e che confluirà tutto in un grande “contenitore” per essere analizzato, studiato e quindi compreso. La valutazione di quanto prodotto fino ad oggi e di quanto sarà portato a termine nei prossimi mesi, è affidata all’apposito Comitato scientifico. Sempre dalle coordinatrici d’Area, sono giunte indicazioni sulle iniziative che si svolgeranno nelle varie realtà calabresi.
Ac/7.11.14/87