Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Calabria, legge su Osservatorio violenza di genere Il commento della politica calabrese

Calabria, legge su Osservatorio violenza di genere Il commento della politica calabrese
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

NICOLA IRTO (PRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE CALABRIA)

“Oggi in Consiglio regionale abbiamo lanciato un segnale forte. Contro la violenza sulle donne l’impegno non può essere episodico o legato alle contingenze emotive dettate dalla cronaca nera, ma va reso concreto e strutturale. Con queste finalità, la Calabria si è dotata di una legge che istituisce, a costo zero, l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere”. A dichiararlo, al termine della seduta d’aula a palazzo Campanella, è il presidente del Consiglio regionale calabrese, Nicola Irto.

“Attribuisco un notevole valore, non soltanto simbolico, a questo provvedimento, che ho sottoscritto come primo firmatario, chiedendo di fare altrettanto a tutti i capigruppo consiliari perché su un tema di tale delicatezza e attualità non ci possono essere divisioni di sorta. L’impegno assunto dopo le ultime, drammatiche vicende registrate nella nostra regione, al cospetto del Governo rappresentato in un vertice in prefettura dal ministro Boschi, è stato assolto attraverso la costituzione del nuovo organismo. Il funzionamento dell’Osservatorio – aggiunge Irto – dovrà ispirarsi alla legislazione nazionale ed europea in materia di contrasto a ogni forma di violenza di genere. I componenti dell’Osservatorio, che opereranno a titolo gratuito e potranno avvalersi della collaborazione degli uffici del Consiglio, godranno di piena autonomia funzionale”.

Il presidente dell’Assemblea legislativa calabrese prosegue: “Il monitoraggio del fenomeno, le campagne di prevenzione e promozione della cultura del rispetto tra i sessi, l’emersione delle vicende di violenza e la realizzazione di progetti condivisi con le altre istituzioni pubbliche e con il partenariato, rappresentano il terreno su cui dovrà essere portata una sfida di civiltà. Su un problema grave e assai preoccupante, oggi abbiamo scritto una prima pagina di risposte concrete, senza prebende e senza pennacchi. Risposte – conclude Nicola Irto – che si apprezzeranno nel tempo. Ma adesso, più che mai, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare”.

FLORA SCULCO (CALABRIA IN RETE)

“Insieme al finanziamento e potenziamento dei Centri antiviolenza, autentici presidi di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza alle donne, di cui la Regione deve farsi carico in linea con le previsioni della legge regionale, l’Osservatorio sulla violenza alle donne, approvato questa mattina dal Consiglio regionale – afferma Flora Sculco (capogruppo di Calabria in rete) – rappresenta un ulteriore segnale di attenzione e sensibilità. Accanto agli strumenti di ricognizione e monitoraggio, l’urgenza – conclude Sculco – è mettere in campo politiche attive di concreto sostegno alle donne per garantirne l’integrità psico-fisica dinanzi al dilagare di odiosi episodi di violenza e sopraffazione ed affermare, al contempo, i principi della parità di genere”.

CINZIA NAVA (PRESIDENTE COMMISSIONE REGIONALE PARI OPPORTUNITA’)

“Sono molto soddisfatta del lavoro portato a termine oggi dal Consiglio regionale. L’approvazione della legge che istituisce l’Osservatorio sulla violenza di genere testimonia la volontà e l’impegno delle istituzioni contro un fenomeno che, anche nella nostra regione, sta assumendo dimensioni sempre più allarmanti e che richiede attenzione e fermezza”. E’ quanto afferma la presidente della Commissione regionale pari opportunità, Cinzia Nava che aggiunge: “Il nuovo organismo avrà respiro regionale e contribuirà in modo rilevante all’azione di monitoraggio di tutte le criticità presenti sul territorio, adoperandosi fattivamente per la definizione di misure e interventi mirati a favore delle fasce più deboli ed esposte della popolazione. Voglio ringraziare – prosegue Nava – il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, per la forte e incisiva azione di stimolo profusa a favore di questa iniziativa, ai capigruppo che ne hanno subito accolto lo spirito e all’intera assemblea legislativa. Da donna e da calabrese – conclude la presidente della Commissione pari opportunità – sono orgogliosa per il raggiungimento di un risultato che pone la nostra regione all’avanguardia nella lotta alla violenza di genere e in prima linea nella battaglia per una società più giusta e inclusiva”.

ALESSANDRO NICOLO’ (FORZA ITALIA)

“Adesso abbiamo uno strumento in più nel contrasto alla violenza sulle donne. Sono – afferma il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò – soddisfatto della decisione assunta dall’Assemblea legislativa, perché grazie all’unanimità dei consensi che si è registrata nella seduta di lunedì, dopo la presentazione nel mese di settembre di un mio preciso disegno di legge (predisposto su sollecitazione del dipartimento ‘Libertà civili e diritti umani’ di Forza Italia) che ha incontrato l’adesione del presidente Irto e quella dei capigruppo di maggioranza e di opposizione, è stata colmata una grave lacuna legislativa”.
Aggiunge Nicolò: “La Calabria può disporre di un Osservatorio sulla violenza di genere che ora bisogna mettere nelle condizioni di agire efficacemente. La sua costituzione e il superamento di ogni forma di protagonismo su decisioni così delicate, rappresentano un segnale di maturità politica ed istituzionale che dobbiamo saper valorizzare. Il Consiglio regionale dimostra, con questo provvedimento, di essere consapevole dell’orrore che produce la sopraffazione maschile e di volersene responsabilmente occupare, ma anche che, quando c’è intesa istituzionale, si possono individuare le soluzioni più adeguate per affrontare le emergenze che angustiano i cittadini. Questa piaga offensiva per la dignità della donna – spiega il capogruppo di Forza Italia – oltre ad essere l’esito di un’aggressione individuale, ha un’inquietante dimensione sociale e domestica ed include i rapporti coniugali e genitoriali. Di qui l’esigenza di istituire un Osservatorio con lo scopo di monitorare, analizzare e studiare, in maniera costante e sistematica, tutti gli episodi di violenza perpetrati nei confronti del mondo femminile. Utilizzando le competenze necessarie e avvalendoci della cultura femminile che contro il fenomeno è vigile e reattiva, occorre sapere andare a fondo e capire perché cittadini ritenuti assolutamente normali, di ogni professione e livello culturale, attaccano l’identità di mogli o compagne e perché provano, e spesso riescono, ad umiliarla e distruggerla”.
Conclude l’esponente di Forza Italia: “A chi teme che l’Osservatorio possa diventare l’ennesimo carrozzone da riempire con nomine discrezionali o peggio un ente inutile, rispondo che non è questa la finalità che intendiamo conseguire. Dipenderà adesso da tutti noi fare in modo che l’Osservatorio sia uno snello strumento operativo e di raccordo tra la Regione, lo Stato, i Centri antiviolenza che occorre finanziare e potenziare, nonché tutti gli altri soggetti, individuali e collettivi, che si prodigano spesso con sacrifici ed abnegazione nel dare, nelle nostre città e nei borghi più disagiati dell’entroterra, il loro contributo per prevenire o far venire alla luce violenze disumane che si consumato al chiuso delle case o nei luoghi pubblici. Contiamo molto, quindi, sull’importanza delle campagne di sensibilizzazione, informazione e formazione tese anche alla prevenzione. E auspichiamo che l’Osservatorio promuova protocolli d’intesa gratuiti tra soggetti istituzionali e del volontariato che operano sul territorio, ma anche iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce e a fornire assistenza e sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di episodi specifici”.