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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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Calabria, Morra (M5S) affronta questione assunzioni Uno stralcio delle parole del politico: "Fiato sul collo sulla commissione di Viscomi, renderemo giustizia ai calabresi onesti"

Calabria, Morra (M5S) affronta questione assunzioni Uno stralcio delle parole del politico: "Fiato sul collo sulla commissione di Viscomi, renderemo giustizia ai calabresi onesti"
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«Speriamo che la commissione voluta da Viscomi per rispondere ai rilievi
del Mef non faccia perdere tempo o distragga dal dare una risposta
definitiva sulle decine di posizioni palesemente illegittime che
mortificano i tanti calabresi senza lavoro» – a dirlo è il Portavoce al
Senato Nicola Morra del MoVimento 5 Stelle che prosegue sulla questione
assunzioni in Calabria – «non abbiamo avuto notizie sulla seconda riunione
della commissione, che avrebbe dovuto affrontare la questione dei sei che
siedono nei due uffici stampa e che guadagnano quasi quanto un direttore
generale. A nostro avviso la Commissione dovrebbe applicare gli artt 3 e 97
della Costituzione e il dlgs 165/2001».

Morra annuncia il pressing che verrà esercitato sulla regione affinché
nulla venga trascurato e si faccia chiarezza: «Sappiamo che a metà dicembre
questa commissione dovrà inviare le controdeduzioni al Mef rispetto a
quanto segnalato dal Ministro Madia.

Ebbene, se dovessero inviare tesi difensive deboli, chiederemo alla Corte
dei conti un’ispezione sulla Regione con le determinazioni di cui all’art
126 della Costituzione»

Ecco un’anticipazione sulle prossime mosse dei 5 Stelle: «Potrebbe essere
indispensabile far intervenire il procuratore generale presso la Corte dei
conti, Mario Ristuccia, affinché proceda anche in avocazione contro i
politici e i dirigenti della Regione colpevoli dei grandi illeciti commessi
nella gestione del personale.

Infine Morra conclude: «Centinaia di persone assunte senza concorso e in
barba a tutte le leggi che hanno mortificato i diritti di decine di
migliaia di cittadini calabresi, rei solo di non avere padroni e padrini.

Non consentiremo a nessuno di prendere in giro i calabresi onesti»