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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Calabria, nascite nella regione: interpellanza di Nesci (M5S) Una legge per commissione parlamentare d'inchiesta

Calabria, nascite nella regione: interpellanza di Nesci (M5S) Una legge per commissione parlamentare d'inchiesta
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«Dato l’immobilismo del governo, che agisce soltanto quando ci sono morti o scandali, presenteremo un disegno di legge per istituire una commissione parlamentare d’inchiesta sui punti nascita in Calabria». L’ha affermato la deputata M5s Dalila Nesci, illustrando alla Camera un’interpellanza urgente sulle responsabilità delle direzioni sanitaria e generale dell’ospedale di Reggio Calabria, in merito ai fatti ricostruiti nella recente inchiesta “Mala Sanitas”. L’interpellanza ha riguardato anche l’avvenuto aggiramento della normativa nella verifica del punto nascita dell’ospedale Crotone e il mancato adeguamento dell’Italia alla direttiva europea sui turni e i riposi obbligatori. All’interpellanza ha risposto il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, cui Nesci ha obiettato: «Lei ha confermato che il Ministero della Salute non vuole avviare una propria inchiesta sulla vicenda del punto nascita di Reggio Calabria. Il ministro Lorenzin e i megafoni del governo intervengono solo se muore un bambino». Nesci ha ricordato anche il caso del punto nascite dell’ospedale di Crotone, «le cui condizioni presentano rischi al pari della Cardiochirurgia universitaria di Catanzaro», per l’«applicazione del codice dell’omertà; che a Roma è ben noto e che comincia – ha detto la parlamentare al sottosegretario – dal vostro continuo negare, dal vostro ridurre i problemi a insopportabile discorso burocratico. La gestione della sanità calabrese vigilata dal governo è il paradigma di una prassi nazionale di travalicamento delle leggi». Ancora, la parlamentare ha detto che «la madre di tutte le battaglie in sanità è quella per l’applicazione della direttiva europea sui turni e i riposi obbligatori». Si tratta di almeno 20 mila posti da coprire, tra medici, infermieri e operatori, secondo una stima del Movimento 5 stelle, che ha sposato la causa. «Come al solito – ha affermato la parlamentare M5s – l’Italia ha ignorato sino alla fine, per organizzare un meccanismo di assunzioni tardivo, scoordinato e perfino apparente». «Il ministro Lorenzin e il ministro Padoan – ha incalzato Nesci – hanno il dovere di intervenire, mai più replicando, con l’ipocrisia, l’immobilismo e la complicità finora mostrati, il famoso ministro dei temporali che auspicava democrazia con le mani in un certo posto, raccontato nella canzone ‘La domenica delle salme’, di Fabrizio De Andrè».