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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Calabria, reazioni su revoca incarico assessore Roccisano Partiti politici e associazionismo commentano la decisione del governatore Oliverio

Calabria, reazioni su revoca incarico assessore Roccisano Partiti politici e associazionismo commentano la decisione del governatore Oliverio
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Associazioni Agess, Adda, Comma 3, Cooperativa Rose Blu

Le Associazioni Agess, Adda, Comma 3 e la Cooperativa Rose Blu rimangono sbigottiti dalla revoca della delega ad Assessore da parte del Presidente Oliverio, a Federica Roccisano. Sono quelle notizie che all’inizio ti spiazzano e ti lasciano nell’incredulità, poi lievita la rabbia, l’assurdità di tale decisione e poi nel leggerne le motivazioni…cala lo sconforto! Ma come si può asserire che negli ultimi tempi l’Assessora non svolgeva le attività del suo assessorato, se era sotto gli occhi di tutti la terra bruciata che le stavano creando attorno ad arte, con fare ignobile e certosino, togliendole personale, spazi e libertà di operare. Queste cose le diciamo oggi dopo l’infelice decisione del Presidente, perché Federica Roccisano con noi era sempre presente e col sorriso, non faceva trapelare nulla (anche se noi notavamo la sua solitudine politico/istituzionale), teneva tutto dentro come un inferno da tenere solo per sè in rispetto di chi vive un inferno più ardente che è quello della disabilità.Per la prima volta il mondo della disabilità aveva un filo diretto tu de viso con l’istituzione, ci ha incontrato in ogni dove, sempre presente ad iniziative, ascoltando, condividendo ed operando con e per la gente con umiltà. Lo ha sempre detto che incontrare chi vive una disabilità, le loro famiglie, per lei era una lezione di vita di cui aveva bisogno per meglio aiutare.

Si era chiuso il 2017 con la definitiva stesura della Riforma del Welfare, la riforma che Federica Roccisano ha portato a compimento ed ha scritto con gli attori del sociale, ed oggi si apre il 2018 facendoci sentire orfani di un punto di riferimento fondamentale, perché Federica ascoltava con il cuore! Con la sua Riforma è riuscita a mettere la Calabria alla pari delle altre regioni e solo noi che viviamo la disabilità tutti i giorni possiamo vedere la grande portata di questa Riforma! Non ha mai deciso da sola nulla che ci riguardasse, ci ha fatto sedere con lei a tavoli istituzionali, ci ha fatto sentire per la prima volta protagonisti del nostro destino, della nostra vita, nella società civile!

Ma constatiamo che la politica delle oscure stanze, delle strategie astruse, dei poteri perversi in cui non entriamo in merito perché non ci appartiene e ci fa ribrezzo, non fa sconti a nessuno, calpestando coscienze, dignità, competenze e volere popolare. Sì, il potere popolare che Federica aveva acquisito stando con la gente, ascoltando in punta di piedi e con rispetto perché sapeva che aveva a che fare con la sofferenza, sapeva che dinanzi al dolore si sta in punta di piedi. Fa tanto freddo ora attorno a tutti noi che con Federica Roccisano ci siamo confrontati, che da lei abbiamo ricevuto parole di conforto e promesse mai disattese. Ma cosa ha fatto Presidente? Perché ha privato la Calabria sociale di una Assessora che ha avuto la capacità di umanizzare la politica, di non ricevere la gente per appuntamento, ma andando lei a trovare la gente? Cosa è stato più grande della grandezza del modo di fare politica della sua e nostra Assessora, tanto da farle prendere questa decisione? Perché, Perché? Perché? Lasciamo al giudizio della sua coscienza tutti questi perché, ma non può sottrarsi al giudizio della gente che dopo questa infelice decisione incomprensibile a noi che intendiamo la politica come servizio e non interesse, non ci rimane che incassare l’ennesimo inganno verso i nostri problemi! A lei Dott.ssa Federica Roccisano va il nostro grazie per quello che ha fatto per noi famiglie e per i nostri figli, a lei va tutta la gratitudine di averci fatto credere per una volta, nella politica sana, dell’ascolto e della condivisione. Le auguriamo il meglio che siamo sicuri arriverà, perché è stata capace di tirare il meglio da quel peggio che oggi l’ha resa vittima sacrificale, ignari però che ai nostri occhi l’ha resa ancora più immensa ed indimenticabile.

Silvana Ruggiero, Assessore Politiche Sociali Bagnara Calabra

L’ultima volta che ho espresso solidarietà pubblica all’ex Assessore Federica Roccisano è stato dopo il vile attentato subito e a cui lei ha risposto andando avanti nel suo instancabile lavoro. Non avrei mai pensato di dover esprimere oggi solidarietà per una azione per alcuni versi forse più ingiustificabile e incomprensibile: la revoca del suo mandato! Non è mai stato un segreto l’amicizia e l’affetto che mi lega a Federica Roccisano, un rapporto amicale nato con uno scontro, quando io madre di due figli con grave disabilità, urlai tutta la mia rabbia di solitudine e di indifferenza da parte dell’Istituzione Regionale. Il garbo, il trasporto e la condivisione con cui mi ribatté mi spiazzò, perché mai prima di allora una istituzione dava ragione alle mie rivendicazioni, ammettendo che si doveva fare di più. E quel di più Federica Roccisano lo ha fatto, lo stava facendo, lavorando e decidendo con il motto “niente su di noi senza di noi”. Infatti una delle grandi innovazioni che ha apportato nel fare politica, era quello di istituire tavoli di incontri, per capire meglio i bisogni di un mondo per troppo tempo dimenticato o ricordato solo nelle varie campagne elettorali. Federica Roccisano non ci lascia solo la Riforma del Welfare attesa da ben 17 anni, ma ci lascia una testimonianza che fare politica per e con la gente è possibile. Ed è stato proprio questo suo modus operandi che mi ha fatto credere che esiste una politica umana, fatta col cuore. Ecco da dove nasce il mio impegno politico, da quel credere che se si vuole si può fare politica per far cambiare le cose, che la politica è oltre, molto oltre che “merda e sangue”, è anche amore per quello che si fa, è gratificazione nel mettersi al servizio degli altri. Più che solidarietà, devo all’ex assessora gratitudine e per ringraziare mi rivolgo in prima persona: Grazie Federica per il rinnovamento che hai dato all’essere istituzione, non chiusa nelle irraggiungibili stanze, ma aperte a chiunque, sei stata un Assessora di strada, tra la gente, preferendo alla fredda scrivania, il rapporto umano. Non c’è angolo della nostra terra che non ha gioito del tuo sorriso, che non è stato confortato dalle tue parole, che non ha ricevuto forza dalla tua determinazione! Rimarrà indelebile quello che sei stata per questa Calabria, sei stata rinnovamento, speranza, fiducia, ma tutto questo lo sei tutt’oggi e lo sarai in futuro, perché ti hanno chiuso solo una parentesi in faccia, conosco la tua tenacia e so che ne aprirai altre di parentesi perché “sei quello che dai”!

Alessandro Nicolò, capogruppo Forza Italia in Consiglio Regionale

“L’estromissione dell’assessore Roccisano dalla Giunta regionale calabrese suona come una bocciatura ad personam rispondente a logiche partitocratiche e ad equilibri politici che sono nel frattempo mutati. Altro che verifica serena e responsabile dell’operato e dei risultati conseguiti dalla gestione e dall’attività di amministrazione attiva. E’ quanto dichiara il Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale Alessandro Nicolò. Il tentativo, peraltro maldestro – giunti abbondantemente oltre la metà della X legislatura – in realtà è quello di coprire le falle di un Governo regionale che non è riuscito ad essere all’altezza delle aspettative della Calabria e dei problemi da cui questa regione è logorata.

E’ facile ricorrere alla defenestrazione di un assessore che, tra l’altro, guida un settore delicato, chiamato a rispondere ai bisogni e alle tante emergenze sociali che in questa realtà si riscontrano. Il disegno di allontanare responsabilità ed inadempienze secondo la logica dello ‘scaricabarile’ naufraga ineluttabilmente dinanzi ai risultati fallimentari rimediati in gran parte dei comparti economici e produttivi, nella farraginosità delle procedure, e nei ritardi che vedono arrancare la spesa dei fondi strutturali. Il programma operativo regionale – lo strumento vocato a cambiare il volto della regione ed a svolgere la funzione di locomotiva dello sviluppo – non ha dispiegato gli effetti auspicati, con l’attivazione delle procedure per una soglia bassa rispetto alla complessiva dotazione economica e con il rischio di vedere chissà quando realizzati e completati i progetti. Un Governo regionale che avrebbe dovuto rilanciare il ruolo e il dialogo con il partenariato economico e sociale, è rimasto al contrario confinato nella sua torre d’avorio, disperdendo risorse preziose per comparti strategici come l’agricoltura che avrebbero potuto fornire nuova linfa ad un settore che, solo grazie all’impegno e alle capacità innovative dell’imprenditoria locale, è riuscito a conseguire brillanti risultati. L’impostazione di Oliverio è quella dell’uomo solo al comando il quale anziché scegliere di conferire diverse deleghe, anche di un certo peso – vedi Agricoltura e Turismo – decide ostinatamente di accentrarle, peraltro con risultati discutibili.

Quella che era stata indicata come la punta di diamante della compagine governativa regionale, -continua l’On. Nicolo’- viene ora improvvisamente catapultata in un girone infernale, come fosse diventata d’emblee il male della Calabria. Tutto questo dimostra l’assenza di validi argomenti per giustificare l’inefficienza di una Giunta che naviga a vista, che disinvoltamente banalizza criticità e problemi della nostra terra, un Governo che ha prodotto guasti che sono sotto gli occhi di tutti. E’ ingeneroso che in un contesto politico e di amministrazione che non funziona, ‘a pagare’ sia una sola persona. E mentre serpeggia fra la gente un malcontento che si fa sempre più diffuso e la nostra regione continua ad annoverare primati negativi sulla qualità della vita, sull’occupazione, sui servizi alla persona, sulle occasioni culturali, registrando tassi di emigrazione sanitaria alle stelle a fronte di un impegno robusto di risorse (oltre il 60 per cento del Bilancio della Regione), si continua a mettere la testa sotto la sabbia, dimenticando colpevolmente le reali emergenze di una Calabria che annaspa e per la quale manca completamente una visione di futuro, conclude il Capogruppo di Forza Italia nella massime assise regionale.