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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Calabria, Spirlì vuole chiudere le scuole e si “affida” all’Unità di crisi (sic!) C'è una sentenza della giustizia amministrativa che impone la didattica in presenza, ma il presidente ff non demorde

Calabria, Spirlì vuole chiudere le scuole e si “affida” all’Unità di crisi (sic!) C'è una sentenza della giustizia amministrativa che impone la didattica in presenza, ma il presidente ff non demorde

Mentre il rinvio quasi certo delle elezioni regionali è stato incassato, altri sette mesi da presidente (non eletto) facente funzioni, a Nino Spirlì non glieli leverà nessuno. Per la buona pace di noi calabresi. Ovviamente non stiamo a sindacare le scelte del governo forse giuste per le amministrative, ma un azzardo per le regionali in Calabria in quanto ricordiamo che il governo Conte cadde per mano di uno che diceva che la pandemia non doveva bloccare la democrazia, ma con Draghi tutto è possibile.
Adesso l’obiettivo è chiudere le scuole in Calabria, nonostante ci sia una sentenza della Giustizia Amministrativa che impone la didattica in presenza, Spirlì insieme all’unità di crisi sta cercando una “soluzione”, diciamo favorevole, per chiuderle e lo annuncia con degli slogan quasi da brivido. Ieri ad esempio in un post social, oramai luogo istituzionale del presidente ff, scrive “Non consentirò che nessun bambino calabrese arrivi in terapia intensiva” (sic!). Ovviamente scatenando al solito polemiche e approvazioni (tra lacchè di corte occasionali taurianovesi e non, ed altri che condividono la scelta).
Uno slogan, ci consentirà il caro Nino “inopportuno” che incute paura e, in un momento di grande incertezza come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte, non crede caro Nino, che sia un azzardo? Da un anno che si convive con numeri e virologi, ma il risultato è che siamo sempre in emergenza tra ondate e Dpcm con i quali sembra vivere dentro un incubo senza fine.
Eppure la Calabria sta mantenendo i contagi, così come pure i posti in terapia intensiva, almeno dal bollettino regionale quotidiano. Siamo in “zona gialla”, c’è un remoto rischio di passare ad “arancione”. Abbiamo percentuali basse di contagiati rispetto alla popolazione calabrese ed allora perchè creare questo clima quasi da “terrorismo psicologico”?
Stamani in un altro post social, l’ennesimno, Spirlì scrive, “Ho avuto modo di ricordare al ministro dell’istruzione, al ministro della salute e al ministro per gli affari regionali e le autonomie che NESSUNO DI NOI vuole chiudere LA SCUOLA. La SCUOLA intesa come istituzione. L’istruzione va difesa sempre e comunque. Ma la SCUOLA non è l’aula! Le aule non possono essere considerate il luogo più sicuro del pianeta. Come tutti i luoghi, anche le aule scolastiche possono trasformarsi in luoghi di contagio”. Ovvero Spirlì non vuole chiudere le scuole, però le vorrebbe chiudere ed aspetta il beneplacito dell’unità di crisi da lui aggiornata anche pochi giorni fa (sic!).
Ed ancora, “E noi, in questi tempi di recrudescenza della pandemia, dobbiamo evitare che il contagio si propaghi.
Il presidente della REGIONE è la massima autorità sanitaria della Regione stessa. A lui è demandato il compito di tutelare la salute dei corregionali. Senza pregiudizio, preconcetto. Senza se. Senza ma”. E fin qui ci siamo, ma ci chiediamo, perchè? “Al momento, in Italia, nessuno può permettersi di INTERPRETARE dati e decisioni: parlano numeri e studi di previsioni. E non si può aspettare che il virus sfondi le porte delle case degli Italiani, Calabresi compresi, per poi dover correre ai ripari. Dunque, idee chiare e decisioni ferme. Con la tutela della salute dei più piccoli, difendiamo la salute di tutta la Famiglia”. Bene, siamo d’accordo con il presidente, ma perchè tutti questi slogan? Se parlano i numeri in Calabria, quei numeri a meno che non siano falsati, non sono tali da destare, al momento, preoccupazione ed allora, perchè Spirlì questa presa di posizione che non aiuta la serenità già abbastanza compromessa da un anno a questa parte per colpa di un nemico ancora in parte sconosciuto?

A proposito del rinvio delle elezioni ecco la dichiarazione di Spirlì
“Io non credo che ci sia un governo che prenda una decisione ingiusta». Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, parlando con i giornalIsti nella sede della Giunta, con riferimento alla decisione del governo di spostare le elezioni regionali in autunno.
“Il governo ha rinviato le elezioni con una possibilità che può andare dal 15 settembre al 15 ottobre, Ne prendo atto, come ne prendono atto tutti quei sindaci e amministratori che sono interessati alle decisioni prese dal governo. Stiamo parlando di una decisione del governo. Io non credo che ci sia un governo che prenda una decisione ingiusta”.
(GiLar)