Calabria, urge legge su trasporto pubblico locale Flora Sculco (Calabria in Rete): "Tutelare il diritto alla mobilità dei calabresi"
“Il Consiglio regionale e prima ancora la competente Commissione, che attuerà le audizioni dei vettori pubblici e privati, esamineranno, con l’urgenza che il tema richiede, il progetto di legge sul trasporto pubblico locale della Giunta regionale. In ogni caso – sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -, sia l’approccio alla questione che la progettualità indicata dal presidente Oliverio e dall’assessore Musmanno con cognizione di causa e numeri alla mano, appaiono decisamente innovativi. E finalizzati – aggiunge la consigliera regionale – ad affermare il diritto alla mobilità dei calabresi che continua ad essere penalizzato. La confusione più totale e la ingiustificabile carenza di sinergia tra i diversi vettori ferroviari e su gomma, pubblici e privati, costituiscono una fonte di diseconomie e, peggio ancora, di disservizi che non possono essere più tollerati. La minore percentuale di utenza che utilizza i mezzi pubblici, rispetto ad altre realtà, non è frutto di scelte dei cittadini, ma è imposta da un sistema trasportistico pubblico-privato che, nella generalità dei casi, sembra organizzato per dissuadere l’uso del trasporto pubblico, piuttosto che incentivarlo e sostenerlo. Considero, inoltre, punti qualificanti e coerenti con il progetto di rinnovamento illustrato nelle linee programmatiche ad inizio legislatura, gli altri aspetti del disegno di legge che mirano a razionalizzare un settore della cui efficienza una regione che intenda per davvero cambiare passo non può più prescindere. Collegare, garantendo rapidità, efficienza e qualità dei servizi, tutti i territori della Calabria fra di loro, perché i calabresi, inclusi i pendolari che ogni giorno utilizzano treni ed autobus per raggiungere il posto di lavoro, possano recarsi di città in città della Calabria, è, se ci riuscissimo superando incrostazioni e storiche criticità, davvero una di quelle rivoluzioni che si attendono da decenni”.