Callipo, Di Natale e Anastasi: «La Calabria è in ginocchio e il centrodestra crea nuove poltrone. Una vergogna» La piena funzionalità del Consiglio regionale è stata finora ostaggio del mancato accordo sull'assegnazione delle poltrone all'interno della maggioranza
«La piena funzionalità del Consiglio regionale è stata finora ostaggio del mancato accordo sull’assegnazione delle poltrone all’interno della maggioranza. Ora, al danno dovuto a questa sospensione della democrazia, si aggiunge anche la beffa della nuova Commissione che il centrodestra vuole istituire». È quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali di “Io resto in Calabria” Pippo Callipo, Graziano Di Natale e Marcello Anastasi, che così commentano la proposta dei capigruppo del centrodestra di aggiungere una sesta Commissione alle cinque già esistenti: «Prima si era parlato di fondi europei, ora invece di agricoltura, il che dimostra che alla maggioranza non interessa l’esigenza di occuparsi di un tema specifico piuttosto che di un altro, ma che l’importante per loro è solo creare la nuova Commissione e avere un’altra poltrona a disposizione. È vergognoso».
«Il centrodestra pensa a dare vita a un nuovo organismo consiliare che, come avevamo denunciato fin da subito, costerà 500mila euro in più in cinque anni. A questo punto – prosegue il Gruppo consiliare di IRIC – è bene che i calabresi conoscano anche qualche dato. Tra le permanenti, la Commissione Riforme (insediatasi il 10 maggio 2016) si è riunita solo 22 volte nell’ultima legislatura, cioè un terzo delle altre Commissioni nello stesso periodo. Nel 2018, come indicato nell’ultimo rapporto pubblicato sulla legislazione del Consiglio regionale, la stessa non ha licenziato nessun provvedimento (erano 2 nel 2017) e, pur tenendo 6 sedute, ha effettuato circa il 59% di ore di attività in meno rispetto al 2017 e non ha svolto alcuna audizione. Numeri irrisori se paragonati alle altre Commissioni permanenti».
«Quindi – aggiungono i consiglieri regionali di IRIC – invece di creare un nuovo organismo, si poteva accorpare la Commissione Riforme alla prima Commissione (Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale). Inoltre, a quattro mesi dalle elezioni la maggioranza non permette l’avvio dei lavori delle Commissioni, che sono il motore del Consiglio regionale, portando direttamente in Consiglio la proposta di modifica del regolamento interno che a norma dell’art. 28 bis è materia di competenza della quinta Commissione. Evidentemente le priorità della maggioranza sono queste. Nel momento in cui i calabresi devono fare i conti con un’economia in ginocchio, andare a creare nuove poltrone – concludono Callipo, Di Natale e Anastasi – sarebbe imbarazzante per chiunque, ma non per il centrodestra calabrese. Se mettessero tanto ingegno nel garantire aiuti concreti ai cittadini in difficoltà la Calabria sarebbe salva».