Calogero (Cgil) con in Sindaci della Piana per scongiurare i 467 licenziamenti e rilanciare il Porto
redazione | Il 29, Giu 2011
Grande ed importante è anche la ricomposizione unitaria del fronte sindacale dei lavoratori del porto; la partecipazione di tutti i lavoratori è da considerarsi un imprescindibile valore aggiunto e di questo sia il Governo che la MCT
Calogero (Cgil) con in Sindaci della Piana per scongiurare i 467 licenziamenti e rilanciare il Porto
Grande ed importante è anche la ricomposizione unitaria del fronte sindacale dei lavoratori del porto; la partecipazione di tutti i lavoratori è da considerarsi un imprescindibile valore aggiunto e di questo sia il Governo che la MCT
GIOIA TAURO – La manifestazione di domani al gate del Porto, promossa dai Sindaci della Piana di Gioia Tauro, segna il momento più alto di coesione sociale tra la popolazione della Piana di Gioia Tauro, è risposta migliore che si può mettere in campo per contrastare i drammatici effetti della crisi e per sollecitare il governo ad un impegno concreto per evitare i 467 licenziamenti e per il rilancio strutturale del terminal. Grande ed importante è anche la ricomposizione unitaria del fronte sindacale dei lavoratori del porto; la partecipazione di tutti i lavoratori è da considerarsi un imprescindibile valore aggiunto e di questo sia il Governo che la MCT non possono non tenerne conto. Pensiamo, infatti, che la Manifestazione è soprattutto espressione di una richiesta forte di tutta la Piana di Gioia Tauro e della Calabria affinché anche le cose migliori, il porto per noi continua ad esserlo, non rischino di morire. In questa ottica, non si può considerare la crisi solo sotto il profilo del mercato, ma bisogna, piuttosto, misurarla sugli effetti sociali devastanti che sta rischiando di produrre. Per noi è,infatti, imprescindibile la necessità che il Governo del Paese assuma interventi dal carattere straordinario per sostenere la ripresa del Porto puntando sul mantenimento del transhipment per fronteggiare l’emergenza ed evitare i licenziamenti. Riteniamo , pertanto, che, per i gravi rischi che si corrono, serva allargare il tavolo del 5 luglio con la presenza del Ministro dell’economia o meglio che lo stesso si sposti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri . E’ parimenti giusto che il terminalista, beneficiario di molte rendite e successi negli oltre 15 anni di attività , vada oltre gli interessi degli azionisti e tenga conto dei bisogni dei lavoratori e del territorio. Pretendiamo per questo un intervento serio, mirato al superamento del problema e al miglioramento del porto e dell’area industriale. Crediamo che il Governo si debba occupare con serietà del problema “Gioia Tauro” e trovare tutte quelle soluzioni adatte a scongiurare i licenziamenti e a rilanciare le attività
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