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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Cambio di rotta all’autorità portuale: da Russo a Rossi Il ministro Delrio indica il nome di un avvocato vicino ad Aponte. Il commento della politica calabrese

Cambio di rotta all’autorità portuale: da Russo a Rossi Il ministro Delrio indica il nome di un avvocato vicino ad Aponte. Il commento della politica calabrese
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Da Russo a Rossi il passo potrebbe essere meno breve e accidentale di quel che sembra. Stiamo parlando della proposta indicata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ai presidenti di Calabria e Sicilia, Oliverio e Crocetta, per la guida della nuova Autorità di Sistema portuale dello Stretto con sede a Gioia Tauro e competenza in tutti i porti calabresi e nei due porti siciliani di Messina e Milazzo.

Si tratta di un nome importante: l’avvocato genovese Alberto Rossi, 53 anni esperto di shipping e legale di fiducia in Italia del patron di MSC, Aponte, subentrato prepotentemente all’opzione Francesco Russo, l’assessore regionale al Sistema portuale e logistica favorito del presidente Mario Oliverio, la cui nomina, fino a qualche settimana fa, era data per scontata. Un cambio di rotta che, se confermato, darebbe vita al fenomeno delle cosiddette “porte girevoli”, che vede passare con scioltezza i manager e i professionisti dal “privato” al “pubblico” e viceversa: come è noto, infatti, lo scalo tirrenico è sempre più targato Msc, società a guida napoletana che detiene il 50% delle quote di MCT, il terminalista che gestisce le banchine, e, attualmente, si può dire essere l’unico cliente ad approdare sulle sponde gioiesi. MSC potrebbe inoltre partecipare al bando per la gestione diretta del realizzando bacino di carenaggio per le riparazioni navali. Rossi è un genovese ma, nonostante la storica rivalità tra il Porto ligure e quello calabrese, la cosa di per sé non significa molto.

Più significativo invece, come detto sopra, il fatto che lo stesso, certamente figura di spessore, è legatissimo ad Aponte. Ma come è arrivato il ministro Delrio a ritenerlo l’uomo giusto? Gli equilibri nello scalo portuale gioiese sono in continuo movimento e le forza di MSC, già comproprietaria di MCT, sembra crescere di giorno in giorno. Certo, i passaggi dal privato al pubblico generano sempre qualche apprensione perché i conflitti di interesse sono sempre possibili, per giunta lo scalo calabrese non è stato quasi mai difeso da una classe politica all’altezza che ha lasciato ai privati mano libera. Quelli che hanno provato a mettere i bastoni tra le ruote al gigante tedesco consorziato con gli Aponte (vedi la recente giunta Pedà) non sono rimasti in sella a lungo.

Ora, non rimane che aspettare le mosse del presidente Oliverio per capire se questa nomina rappresenta un vero smacco nei confronti di una classe dirigente locale del Pd che è uscita con le ossa rotte dal risultato referendario (i “no” hanno stravinto anche in Calabria) o se si tratta invece di una mossa concordata che finisce per fare tutti contenti, sia il grande monopolista privato che le articolazioni romane e le articolazioni territoriali pubbliche. Probabilmente, resteranno come al solito scontenti solo i cittadini di un’area come la Piana di Gioia che, nonostante le continue promesse, continua a convivere con livelli di miseria e disoccupazione da terzo mondo.

DEMETRIO BATTAGLIA (DEPUTATO PD)

Sorgono perplessità, in ordine alla designazione dell’avv. Rossi, quale presidente dell’autorità portuale ex Gioia Tauro oggi autorità portuale tirreno meridionale e dello stretto, annunciata dal ministro del Rio. Non ci troviamo di fronte ad un manager del settore, bensì di un esperto giuridico certamente di buon livello e di grande esperienza ma che probabilmente non ha il bagaglio tecnico per affrontare la gestione di una situazione complessa che versa anche in uno stato di crisi. In ogni caso quello che è necessario capire prima di procedere alla nomina, è la strategia e il progetto che il ministero costruisce con questa scelta. Sarà necessario sul piano politico e istituzionale che il Ministro dettagli e condivida le linee programmatiche sia con la Regione, sia con le commissioni parlamentari competenti e poi con l’opinione pubblica. Deve comunicare gli elementi che costituiscono il programma, capace di dare nuovo slancio e stabile sviluppo al comparto e in tale ambito spiegare perché l’avv. Rossi è l’uomo giusto per realizzarlo.

FRATELLI D’ITALIA

LA NOMINA DELL’AVVOCATO GENOVESE ROSSI CONFERMA LA STRATEGIA OMICIDA DI REGGIO CITTA’ METROPOLITANA MESSA IN ATTO DAL GOVERNO PD CON IL PLACET DI FALCOMATA’ E DEGLI ONOREVOLI PD REGGINI.
Allarme rosso ancora una volta per Reggio Città Metropolitana. Qui ci stanno bombardando. Dopo l’azzeramento dell’aeroporto dello Stretto ora tocca al Porto di Gioia Tauro. Le due fondamentali infrastrutture nel mirino del Governo PD impegnato a favorire le logiche espansionistiche del concorrente porto di Genova. La strategia di false promesse e di lenta e progressiva delegittimazione del nostro territorio e delle sue infrastrutture più importanti messa in campo da molto tempo dal Governo “Renziloni” continua ad andare avanti indisturbata. Il Sindaco Falcomatà e gli onorevoli PD sono più impegnati a garantirsi un posto in parlamento che a difendere il nostro territorio che li ha eletti. La cattiva notizia della nomina dell’avvocato genovese Rossi e la proroga di sei mesi dell’indipendenza dell’Autorità portuale di Messina Milazzo, è la conferma che il Governo vuole disgregare e penalizzare quella che sulla carta dovrebbe essere l’autorità portuale più grande d’Italia.
Domani a Gioia Tauro alle ore 12,00 in via strada Provinciale n. 190 presso locale attiguo centro TIM, Fratelli d’Italia ha convocato d’urgenza una conferenza stampa dal titolo: DELRIO FA “ROSSI” I CALABRESI.