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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Camera Penale di Palmi, “I pre-potenti e gli avvocati: Lettera aperta di solidarietà ad un avvocato minacciato” "Nell’ambiente in cui attecchisce e si sviluppa l’autoritarismo, è ricercatissimo il talento degli appartenenti a simile categoria che vanta illustri ascendenti in linea retta come l’avvocato-agente dell'inquisitore che risparmiava la tortura al malcapitato convincendolo a confessare, in limine, ogni immaginabile empietà"

Camera Penale di Palmi, “I pre-potenti e gli avvocati: Lettera aperta di solidarietà ad un avvocato minacciato” "Nell’ambiente in cui attecchisce e si sviluppa l’autoritarismo, è ricercatissimo il talento degli appartenenti a simile categoria che vanta illustri ascendenti in linea retta come l’avvocato-agente dell'inquisitore che risparmiava la tortura al malcapitato convincendolo a confessare, in limine, ogni immaginabile empietà"

| Il 29, Ago 2024

La Camera Penale di Palmi, con la nota che segue, ha inteso manifestare solidarietà ad un suo iscritto che ha subito grave minaccia a mezzo di danneggiamento con arma dello studio professionale. Per comprensibili ragioni di riservatezza la notizia non si è diffusa attraverso i mezzi di informazione e ciò impone che il nostro intervento sia rivolto alla questione di principio del valore della libertà dell’avvocato e delle sue garanzie.
Esiste un luogo comune, anzi un vero e proprio topos letterario, che resiste nei secoli e che è costruito intorno alla figura vile dell’avvocato pronto a mettersi a servizio dei potenti, quello che baratta meschinamente la sua libertà e i suoi doveri con le convenienze opportunistiche. Non è purtroppo solo una credenza. Continua ad incarnarsi il profilo dell’avvocato che teme e ossequia l’autorità e da essa si fa dettare stile professionale e modelli deontologici appositamente calibrati per il suo conformismo obbediente. Non sorprende la resilienza del sottostante sistema di pensiero che si adatta perfettamente e prospera quando nella società gli spazi di libertà si riducono. Nell’ambiente in cui attecchisce e si sviluppa l’autoritarismo, è ricercatissimo il talento degli appartenenti a simile categoria che vanta illustri ascendenti in linea retta come l’avvocato-agente dell’inquisitore che risparmiava la tortura al malcapitato convincendolo a confessare, in limine, ogni immaginabile empietà. Assai apprezzato dai potenti di ogni epoca, tanto meschino servizio. Se ne comprende, quindi l’intramontabile fortuna. E si spiega anche la supponenza ed il sussiego dei suoi interpreti, il loro moralismo d’accatto che pretende che tutti sappiano delle misure della scrivania che devono separarlo dal cliente. Ma tanto lustro non li gratifica del tutto perché col senso di frustrazione del cane da riporto geloso delle carezze del padrone, vivono il fatto che altri, non ossequienti, ottengano credito in tutt’altro modo. Il punto è che a questa stessa schiera degli opportunisti soggiacenti, appartengono gli avvocati asserviti ad altri pre-poteri, dai tratti nitidamente criminali, stavolta. Anche al mafioso non piacciono gli avvocati liberi. Libertà e dignità del ruolo comportano che nella pratica quotidiana della professione si respingano interferenze nocive e si orienti l’agire secondo l’interesse esclusivo dell’accusato che si affianca; così testimoniando orgogliosamente il senso profondo della funzione, nobile perché protesa verso l’umanità sofferente ed emarginata dallo stigma del processo penale. Gli avvocati liberi nella società impaurita e sfibrata dal ricatto dei prepotenti sono mal tollerati, oltraggiati e minacciati. E non si piegano e nemmeno approfittano della minaccia patita per costruire intorno a sé l’alone di rispettabilità della vittima. Si sappia che noi stiamo sempre dalla loro parte.
Il Direttivo della Camera Penale di Palmi