Camorra: due candidati Pdl tra 40 arrestati clan Polverino a Napoli
redazione | Il 03, Mag 2011
Uno, Salvatore Camerlingo, è cugino del boss, l’altro, Armando Chiaro, si intestava beni del clan
Camorra: due candidati Pdl tra 40 arrestati clan Polverino a Napoli
Uno, Salvatore Camerlingo, è cugino del boss, l’altro, Armando Chiaro, si intestava beni del clan
(ANSA) NAPOLI – Quaranta persone, ritenute appartenenti al clan camorristico Polverino, sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli. Sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentativo di omicidio, estorsioni, usura, detenzione illecita di armi, traffico e spaccio di stupefacenti, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori nonché di reinvestimento di capitali di provenienza illecita in attività imprenditoriali, immobiliari, finanziarie e commerciali. Gli arresti sono stati eseguiti dopo una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli condotta dal 2007 a oggi, anche con la cooperazione dell’UCO (Unidad Central Operativa) della Guardia Civil spagnola. L’inchiesta ha reso possibile l’identificazione di capi e gregari del clan camorristico Polverino che, a partire dall’hinterland a nord di Napoli, ha il controllo di attività imprenditoriali e commerciali in Italia e in Spagna e gestisce un notevole traffico di stupefacenti dalla Spagna all’Italia per il rifornimento delle piazze di spaccio, in mano a vari clan del capoluogo campano.
ARRESTI CLAN POLVERINO, ANCHE CANDIDATI PDL. PRESTANOMI E DETENZIONE ARMI. UNO E’ CUGINO DEL BOSS, L’ALTRO SI INTESTAVA BENI DEL CLAN Due delle quaranta persone arrestate questa mattina dai carabinieri nel corso del blitz che ha interessato il clan camorristico dei Polverino sono candidati al consiglio comunale di Quarto (Napoli) per il Pdl. Uno dei due è Armando Chiaro, viene definito un ‘colletto bianco’ ed è accusato di essersi intestato beni del clan Polverino facendo da prestanome. E’ ritenuto un elemento di punta dell’organizzazione e già destinatario negli anni passati di un’ordinanza di custodia cautelare. I provvedimenti notificati questa mattina sono stati emessi su richiesta dei pm Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Maria Cristina Ribera. E’ un cugino del boss Salvatore Liccardi ed è anche accusato di spaccio di droga e detenzione illegale di armi, Salvatore Camerlingo, l’altro dei due candidati al consiglio comunale di Quarto (Napoli) tra i quaranta arrestati considerati affiliati al clan Polverino. Camerlingo è considerato “uomo d’ordine del clan”.
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