Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Campi di Volontariato” nel Parco dell’Aspromonte Finalizzati alla tutela e salvaguardia dei valori antropici, archeologici, storici ed architettonici

“Campi di Volontariato” nel Parco dell’Aspromonte Finalizzati alla tutela e salvaguardia dei valori antropici, archeologici, storici ed architettonici
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Hanno preso il via i “Campi di Volontariato” nel Parco dell’Aspromonte finalizzati alla tutela e salvaguardia dei valori antropici, archeologici, storici ed architettonici presenti all’interno dell’Area Protetta.

Attraverso i “Campi di Volontariato”, più in particolare, saranno effettuati interventi, tutti coerenti con la Legge Quadro sulle Aree Protette, volti ad aumentare il valore e la fruizione di Aree Archeologiche, Luoghi della Memoria e Architetture Rurali. Le operazioni, oltre a migliorare le condizioni di accesso ai siti, prevedono anche la sistemazione naturalistica delle zone di interesse e la realizzazione di opere per la regimazione delle acque.

I seguenti siti di pregio individuati dal Parco Nazionale d’Aspromonte sono stati affidati, quindi, ad altrettante Associazioni di volontariato, a seguito di un apposito avviso pubblico emanato dall’Ente: Mulino Limini (Comune di Reggio Calabria), Grotte di San Pietro (Comune di Careri), Grotta di San Silvestro (Comune di Santo Stefano), Area Archeologica “Serro di Tavola” e zone adiacenti (Comune di S. Eufemia d’Aspromonte), percorso dell’Epopea Garibaldina (Comune di S. Eufemia d’Aspromonte), Borgo di Precacore (Comune di Samo), Convento di Pietra Cappa (Comune di San Luca), Area “San Salvatore” (Comune di Bova), Borghi di Casalinuovo e di Africo Antico (Comune di Africo).

“I Campi di Volontariato – ha dichiarato il Presidente Bombino – rappresentano un’occasione per valorizzare i giovani e per accrescere il senso di appartenenza ai luoghi d’Aspromonte. Le collaborazioni attivate con le Associazioni, inoltre, incentivano le migliori intelligenze presenti nelle nostre aree montane ed agevolano il processo di affermazione di una cultura e di una coscienza che guardano sempre più all’ambiente ed alla natura come ambiti in cui la conservazione diviene opportunità di sviluppo desiderabile”.