Sabato 27 e domenica 28 aprile si svolgerà la terza edizione dell’Adorno Day. Una due giorni dedicata
all’osservazione di uno dei fenomeni naturalistici più interessanti che ogni anno si svolge in primavera sulle
colline dello Stretto di Messina, ovvero la migrazione del Falco pecchiaolo (Pernis apivorus) e di altre specie
dell’avifauna europea.
L’evento, organizzato dal Comune di Campo Calabro e dalla Stazione Ornitologica Calabrese
(StOrCal), in collaborazione con AFNI, LIPU, MAN e WWF, si svolgerà a Forte Poggio Pignatelli (Campo Calabro
– RC) e si articolerà in varie attività.
A partire dalle 9:00, in entrambe le giornate,sarà disponibile una postazione per l’osservazione degli
uccelli. Sabato mattina, all’interno del Forte, verrà proiettato il film “Sulle ali dell’Avventura” (a cura del
WWF) mentre sabato sera, al Centro Polifunzionale “G. Scopelliti” di Campo Calabro, si terrà la premiazione
della III Edizione del Concorso Fotografico Sergio Tralongo; compianto naturalista reggino e direttore del
Parco Nazionale d’Aspromonte che ha dedicato tutta la sua vita alla natura prima della sua prematura
scomparsa. Domenica, per gli amanti della fotografia naturalistica, dalle 09:00 alle 13:00, si terrà il primo
AFNI Day organizzato dalla sezione Calabrese dell’AFNI mentre, per gli appassionati di escursionismo e
passeggiate in natura, dalle 09:30 si terrà l’escursione “Nuovi passi: escursione e birdwatching lungo il
sentiero dei falchi” (a cura della LIPU).
L’Adorno Day è un evento che intende promuovere l’area dei Forti Umbertini campesi come area di
interesse internazionale per l’osservazione della migrazione dei rapaci, grazie anche al supporto della
StOrCal, associazione impegnata su tutto il territorio regionale in attività di gestione e conservazione
dell’avifauna. L’obiettivo degli organizzatori è quello di attribuire all’Adorno Day la funzione di divulgazione
e sensibilizzazione attraverso il birdwatching e la fotografia naturalistica.
L’Adorno Day sarà quindi l’occasione per conoscere la natura nello splendido panorama delle colline
campesi e ricordare il direttore Tralongo, sottolineando così la necessità di portare avanti la sua azione di
conoscenza e salvaguardia dell’ambiente naturale. Perché ognuno, nel suo piccolo, può fare la sua parte.