Cancellieri: fermezza sulla Tav


Il 9 marzo il Cipe sblocchera’ 20 miliardi per le opere compensative

Cancellieri: fermezza sulla Tav

Il 9 marzo il Cipe sblocchera’ 20 miliardi per le opere compensative

 

 

Il ministro dell’Interno Cancellieri ribadisce la linea di fermezza sulla Tav, ma rileva che la prova di forza ‘non conviene a nessuno’ ed invita il popolo no-tav alla distensione. E il presidente del Piemonte, Cota, dopo un incontro con il premier, annuncia che il 9 marzo il Cipe sblocchera’ 20 miliardi per le opere compensative. Turi vaccaro, l’attivista che ha trascorso la notte su un traliccio dell’alta tensione, e’ sceso e lanciato un appello pacifista: ‘Basta con la violenza. Non e’ cosi’ che si ferma la Tav’.

‘SUL TRALICCIO HO SCRITTO UNA CANZONE’ – Turi Vaccaro, il pacifista del movimento No Tav, è sceso dal traliccio dell’alta tensione sul quale era salito ieri sera a Chiomonte (Torino) per protestare contro la Tav Torino-Lione.

Vaccaro è sceso spontaneamente dal traliccio dopo avere detto alcune preghiere. Dopo essere sceso ha effettuato training autogeno ai piedi del traliccio, osservato da alcuni agenti di Polizia e dai Vigili del fuoco che per il momento non lo hanno avvicinato. Le sue condizioni appaiono buone. La corrente elettrica sull’impianto è ancora staccata.

Turi Vaccaro ha trascorso tutta la notte sul traliccio. Aveva con se’ due coperte, della frutta e dell’acqua e aveva detto di essere legato con una corda al tralicco, al quale e’ stata tolta la corrente elettrica. E’ stato piu’ volte invitato a scendere da attivisti e leader No Tav. Turi, che e’ una figura molto conosciuta del pacifismo della Val di Susa, aveva detto di essere salito sul traliccio ”per meditare un momento”.

Gia’ ieri pomeriggio, durante la manifestazione dei No Tav in Val Clarea, Turi aveva dato vita a una manifestazione singolare: passando a piedi nudi fra gli schieramenti dei Carabinieri in assetto antisommossa, era salito su un palo-faro e aveva cominciato a suonare il flauto. Turi non e’ nuovo a episodi del genere: sempre per protestare contro la realizzazione della Tav Torino-Lione, nello scorso agosto era salito in cima a un pino e vi era rimasto tre giorni e tre notti; a luglio, inoltre, in uno dei momenti piu’ difficili degli scontri fra le forze dell’ordine e i No Tav in Val di Susa, si era opposto a un mezzo delle forze dell’ordine a torso nudo e piedi scalzi, con in mano una piccola collana di agli.

Una notte sul traliccio per scrivere una canzone e poi scendere: è il racconto di Turi Vaccaro. E una volta a terra, in buone condizioni nonostante la notte all’addiaccio, Turi ha rilanciato il suo appello pacifista: “Basta con le pietre. Basta con la violenza. Non è così che si ferma la Tav”. “Potevo rimanere su anche tre giorni”, ha detto Turi raccontando che aveva deciso di scendere quando era finita la canzone.

“E’ appena abbozzata – ha aggiunto – e quando è finita la canto”. Turi spiega che rispetto all’impresa di questa estate, quando era salito su un albero a 30 metri d’altezza e vi era rimasto per tre giorni facendo lo sciopero della fame, sul traliccio “era meglio” perché “ci sono le scalette. Ti senti protetto e anche se cadi – sottolinea – hai sempre qualcosa a cui aggrapparti”. Secondo Turi, Luca Abbà ha sbagliato a stare all’esterno, del traliccio, “anche se – aggiunge – con l’alta tensione forse era meglio starsene fuori”. Ha poi raccontato di essersi accorto per tre volte che si era legato male “o – ha aggiunto – non mi ero legato. Sono momenti di eccitazione ed è difficile muoversi”.

CANCELLIERI, ANDARE AVANTI E’ OPERA DA CONCLUDERE – In merito alla linea ad Alta velocità Torino-Lione “rimane sempre la fermezza sul fatto che l’opera debba andare avanti ed essere conclusa”. E’ quanto ha affermato il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, a margine della firma di un protocollo di intesa per la promozione della legalità e semplificazione nel settore edile in Emilia Romagna. Quanto all’uomo salito ieri sul traliccio elettrico, secondo caso dopo quello di Luca Abbà, il ministro dell’Interno ha osservato che “il traliccio è stato isolato. I vigili del fuoco sono sotto. Purtroppo – ha concluso – è una situazione molto delicata su cui stiamo lavorando”.

COTA, DA CIPE 9/3 20 MLN PER OPERE COMPENSATIVE – “Il prossimo Cipe in programma per il 9 marzo sbloccherà i primi 20 milioni di euro per le opere compensative”. Lo afferma il presidente della regione Piemonte Roberto Cota al termine di un incontro con il premier Mario Monti. Tra i primi interventi “il potenziamento della linea storica Torino-Bussoleno

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