Candidato Pd Viscomi incontra imprenditori lametino "Bisogna recuperare lo spirito del ‘45". Commento anche sull'operazione "Passo di salto"
«Per recuperare credibilità a Roma la Calabria deve puntare sulla buona imprenditoria». Con queste parole il candidato calabrese del Partito Democratico alla Camera, il professor Antonio Viscomi, ha esordito in occasione dell’incontro con gli imprenditori di Lamezia Terme tenutosi questa mattina alla Lamezia Europa Spa Area di Sviluppo Regionale, una società compartecipata che ha come obiettivo la promozione del Patto Territoriale del lametino e che presto diventerà un centro servizi per le imprese che gravitano intorno ad essa e non solo. Da qui il professore è partito, accompagnato dal dirigente di Lamezia Europa Tullio Rispoli, per far visita ad alcune delle aziende della zona industriale; tra queste Ecosistem, Fragiacomo concimi, Dinamica Packaging, Mantella Srl, Zinco Sud e Coppi (Cooperativa Pompelmo Italiano).
Tutte realtà importanti sotto il profilo economico, imprese che in quel territorio hanno creato migliaia di posti di lavoro, che stanno sopravvivendo alla crisi, che non hanno chiesto sussidi a nessuno, che lottano quotidianamente contro un sistema burocratico vecchio e che li rallenta, ma che dalla politica calabrese vorrebbero una cosa sola: essere ascoltati. Essere ascoltati quando dicono: «Siamo noi quella Calabria che vuole “andare fuori”» però non può, perché qui mancano le infrastrutture e la zona industriale vive isolata dal resto del mondo; c’è insufficienza di tutto, principalmente di uno svincolo autostradale sulla s.s. 280 per cui diventa terribilmente complicato e dispendioso esportare i prodotti. Per non parlare del porto: ad alcuni di loro è economicamente più vantaggioso far partire le merci da Napoli che da Gioia Tauro. Altra spina nel fianco degli industriali lametini è il vincolo paesaggistico che vige in tutto il comune e per cui «non possiamo nemmeno ritinteggiare l’esterno dei nostri stabilimenti senza dover perdere un’infinità di tempo dietro a scartoffie e tecnicità inutili» denunciano.
Per il professor Viscomi: «La riqualificazione territoriale parte dall’industria. In particolare per l’istmo di Lamezia serve una visione strategica basata sulla condivisione dei patti territoriali; è necessario sedersi intorno allo stesso tavolo e lavorare per l’obiettivo comune dello sviluppo economico e sociale di questo territorio. Chi amministra dovrebbe riscoprire quello “spirito del ‘45” che nel dopoguerra spinse la rinascita italiana. sto parlando di “sistema”, una parola ostica per i calabresi ma che, assieme ad una buona dose di solidarietà porterà alla crescita della nostra regione» ha detto.
“Legalità e libertà sono concetti intimamente connessi ed interdipendenti, se è vero infatti – come osservava Calamandrei – che non vi può essere legalità laddove non esiste libertà è altrettanto vero e scontato il percorso inverso. Per essere autenticamente liberi è, infatti, necessario vivere ed operare in un contesto dove l’affermazione quotidiana della legalità – in tutte le sue espressioni – sia un principio assoluto e non negoziabile.
Ciò è particolarmente vero in una Regione come la Calabria dove la criminalità organizzata – con tutte le sue spregevoli forme di controllo del territorio e delle attività illecite – condiziona il sistema economico ed incide sulla qualità della vita nei singoli contesti territoriali. Ecco perché occorre esprimere tutta la propria gratitudine alla magistratura ed alle forze dell’ordine che quotidianamente sono impegnati in un’azione di contrasto i cui effetti riguardano senz’altro il presente di questa regione ma soprattutto un futuro che immaginiamo più libero.
Rientra senz’altro in questa prospettiva l’operazione “Passo di salto” portata a termine stamane su iniziativa della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e che ha portato all’arresto di 51 persone accusate di reati che costituiscono – da sempre – uno dei principali canali di “approvvigionamento” delle organizzazioni criminali.
La politica – e chiunque abbia ruoli, funzioni e responsabilità nel governo della cosa pubblica – ha un duplice dovere, da un lato condividere gli straordinari sforzi messi in campo dalla magistratura e dalle forze dell’ordine e dall’altro lavorare per costruire quelle condizioni di contesto che aiutino, sostengano e promuovano una effettivamente libera intrapresa privata che garantisca sviluppo, occupazione e reddito.
La legalità garantita dall’azione e dal lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine non deve essere mai intesa solo ed unicamente come affermazione della legge, e dunque in chiave repressiva, ma come uno straordinario contributo in difesa della libertà di tutti e del futuro dell’intera regione”