Cane ucciso a bastonate a Serra San Bruno La crudeltà e la malvagità dell'uomo
Il grande Immanuel Kant disse che “Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali”, ed è così! Non si può non essere d’accordo. Specie quando si apprende da alcune note stampa per bocca della LNDC (Lega Nazionale per la Difesa del Cane), che una cagnolina di appena sei mesi, è stata uccisa “molto probabilmente a bastonate”, in una località di Serra San Bruno. La vice presidente nazionale LNDC, Serena Voci, racconta che dopo aver constatato il ritardo del veterinario reperibile, aveva consigliato di portarla a Soverato e ricoverarla in una loro clinica di riferimento. E ancora, “I medici hanno fatto tutto il possibile ma la piccola era in coma per il violento trauma cranico che aveva subito. Tutti i tentativi di curarla sono stati vani e Primula, così ho voluto battezzarla anche se in fin di vita, purtroppo ci ha lasciato dopo poche ore di ricovero. Oltre alle bastonate, la cucciola era anche in uno stato sanitario terribile, denutrita e completamente infestata da parassiti”. Si legge pure che, “Il Comune di Serra S. Bruno è tristemente famoso per i numerosi avvelenamenti di cani (…)”, che in alcuni casi sono stati “salvati in extremis” dalla LNDC.
Quando accadono queste efferatezze criminali contro gli animali, la mente con i suoi ricordi è invasa da un caso (tra i tanti che accadono purtroppo di violenze sugli animali), di Angelo, il cane che a Sangineto nel cosentino dove circa due anni fa, fu impiccato, ucciso a bastonate e poi pubblicato sul web. accaduto nel cosentino. Quel fatto fece scalpore con un impatto mediatico straordinario. Poi ci fu un processo e delle condanne per gli autori di quel triste gesto che l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità definì, “pericolosi per la società”.
E pericolosi per la società sono anche quelli di questo episodio accaduto a Serra San Bruno e di altri casi simili. Perchè sono capaci di azioni terribili contro gli animali, e non è solo una questione di rispetto, ma anche di civiltà, di educazione soprattutto di legalità. Un animale o un uomo, qual è la differenza se nel mezzo c’è la violenza?
“Tutti gli animali diffidano dell’uomo, e non hanno tutti i torti, ma quando sono sicuri che non vuol fargli del male, la loro fiducia diventa così grande che bisogna essere più che barbari per abusarne”, diceva Rousseau, proviamo a seguire questo consiglio.
(gl)