Canile Mortara, “La Foresta che avanza” chiede fatti "Dopo due giorni di confronto tra Asp e Comune chiediamo i fatti. A Sansotta e Giugno l'ultima parola"
Reggio Calabria – “Come su un enorme castello di carte
costruito su una serie di impasse burocratiche, stiamo continuando a
soffiare sull’annoso caso del Canile di Mortara cercando di demolire ogni
impianto giustificatorio da parte delle istituzioni coinvolte” – queste le
parole di Roberta Riso, responsabile regionale de ‘La Foresta Che Avanza’
associazione ecologista di CasaPound Italia.
“Il giorno 13 del corrente mese si è svolto l’incontro con la Dirigente del
settore Politiche Ambientali e Culturali (ex Qualità Ambientale) del Comune
di Reggio Calabria, la Dottoressa Loredana Pace, che da tanto tempo segue
la vicenda e proprio a lei abbiamo posto una serie di domande. La stessa ha
confermato che il progetto per mettere a norma il canile è stato approvato
il 27 Luglio con uno stanziamento di circa 300 mila euro provenienti dal
fondo Decreto Reggio ma che ad oggi ancora non è pervenuta la firma per il
nulla osta da parte dell’ASP e del settore Paesaggistico Ambientale del
Comune. Continuando nel nostro incontro la Dottoressa ci ha confermato che
a bilancio sono stati messi tutti i soldi che verranno investiti per quanto
riguarda le spese che il rifugio comporta (da disinfettanti e detersivi al
mangime) e che attende una lista da parte dei medici dell’ASP di tutto ciò
che manca al rifugio a livello di medicinali per provvedere attraverso un
esborso di denaro da parte del Comune per coprirne la spesa. Invitiamo
dunque l’ASP ad adoperarsi in tal senso nell’immediato”.
“Nella discussione avvenuta con la Pace – prosegue la Riso – quest’ultima
ha più volte ribadito come le responsabilità per la mancata riabilitazione
e riapertura del Canile sequestrato di Mortara sia riconducibile all’Asp
locale. Lei stessa ha evidenziato come sia demerito dell’ASP il non aver
attivato il servizio di accalappiamento dei cani vinto dall’associazione
“Amici Per Sempre” e che attende che gli stessi dirigenti ASP si facciano
avanti per indicare quali cani non mordaci possano essere reinseriti sul
territorio per attivare il servizio di assicurazione dei cosiddetti ‘cani
di quartiere’. A quanto pare quindi, secondo quanto detto dalla dirigente
comunale, la palla adesso passa alle mani dei due dirigenti a cui fa
riferimento l’approvazione del progetto di normalizzazione del Canile di
Mortara, che rispondono al nome del dottore Giuseppe Giugno, direttore
dell’Area C dell’ASP di Locri e al dottor Guido Sansotta, direttore del
Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria ai quali abbiamo
inviato una PEC per richiedere un incontro formale che auspichiamo avvenga
il prima possibile”.
“Dal canto nostro – prosegue la nota – sembrerebbe che ci sia un evidente
rimbalzo di responsabilità tra ASP e Comune che in questa faccenda
continuano ad avere dei rapporti epistolari piuttosto che diretti, faccia a
faccia. I più alti quadri dirigenziali sembrano inermi di fronte ad un più
che confermato gap che se non viene risolto entro breve potrebbe portare
alla definitiva chiusura del canile. Colpe che in primis riconduciamo al
Sindaco Falcomatà che non si è mai espresso in merito. Cosa ci vuole a
recarsi presso gli uffici deputati e sollecitare gli organi di riferimento
a porre una firma su questo progetto, così come stiamo facendo noi
militanti della Foresta che Avanza?”.
“Con la Dottoressa Pace – conclude – abbiamo chiaramente parlato di quanto
tempo ancora ci vorrà perché il canile venga restituito alla città e ci
siamo posti un periodo di otto mesi massimo dalla data del nostro incontro.
Noi continueremo a vigilare e ad incitare le autorità competenti a
risolvere quest’interminabile soap opera fatta di lungaggini
amministrative, imperizia e mancanza di volontà che nasconde numerose
pagine ancora non lette. Il nostro impegno, come sottolineato anche dai
nostri interlocutori, viene portato avanti ormai da un anno in modo
costante. E possiamo fieramente rivendicare la battaglia a livello
politico, non avendo visto che comparsate politiche di qualche esponente
che non ha sudato e lottato con noi e come noi. Facile poi cercare di
prendersi i meriti e salire sui carri altrui! La Foresta che Avanza
continuerà a far sì che non si abbassi l’attenzione per garantire la
sicurezza e la salvaguardia dei cani e dei gatti del territorio, garantendo
informazione e supporto anche alla cittadinanza reggina che non deve essere
lasciata all’oscuro”.