“Caos accreditamenti: Regione doppiogiochista” Lo dichiarano Nesci e Parentela (M5s)
I deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela hanno scritto una lettera aperta al governatore della Calabria, Mario Oliverio, chiedendogli di impugnare il recente decreto commissariale che ha cambiato le norme per l’accreditamento delle strutture sanitarie. A Oliverio i due parlamentari avevano già fornito, lo scorso 2 agosto, specifiche tecniche per l’impugnazione. Nella lettera di oggi gli esponenti 5 stelle attaccano il presidente della Regione Calabria, osservando che «è proprio il dipartimento Tutela della salute ad aver proposto il suddetto decreto» e che «è pretestuosa la successiva proposta, della stessa struttura, di inviarne il testo alla commissione consiliare di competenza». «Non si sa bene – aggiungono i parlamentari nella missiva – a che titolo il dirigente generale Fatarella abbia perfino tranquillizzato, come risulta agli atti, il commissario Scura sui tempi brevi per il rilascio del parere dalla commissione».
Nesci e Parentela incalzano Oliverio: «La competenza sul regolamento per gli accreditamenti è del Consiglio regionale, che nella fattispecie è stato espropriato». Pertanto, continuano i due 5 stelle, «appare assolutamente ambiguo il comportamento del dipartimento, autore della prevaricazione verso il consiglio e la giunta regionale». Ai commissari Scura e Urbani i parlamentari 5 stelle rimproverano, invece, d’aver rigettato «la proposta di una moratoria invocando la legge 191/2009, benché il loro mandato sia circoscritto e non da imperatori». Secondo i deputati M5s, soprattutto, il decreto commissariale in questione «riduce le tutele di qualità delle prestazioni nonché quelle contrattuali dei lavoratori, il che costituisce un gravissimo vulnus politico». Insomma, Nesci e Parentela hanno dimostrato a Oliverio un’ambiguità di azione del dipartimento Tutela della salute, che mette in forte imbarazzo lo stesso governatore e il suo consulente per la sanità, Franco Pacenza. I 5 stelle hanno infine ricordato che il dirigente Bruno Zito, l’artefice della proroga del contratto al revisore contabile Kpmg, che Oliverio ripete di non volere, è stato premiato con la recente nomina a capo del dipartimento Organizzazione e Personale.