CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO, CONCLUSA LA RASSEGNA LETTERARIA “GENOVA INCONTRA LA CALABRIA”: L’11 MAGGIO IL PASSAGGIO UFFICIALE DI TESTIMONE A TAURIANOVA Il 16 maggio l’inaugurazione ufficiale di Taurianova Capitale del Libro 2024
CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO, CONCLUSA LA RASSEGNA LETTERARIA “GENOVA INCONTRA LA CALABRIA”: L’11 MAGGIO IL PASSAGGIO UFFICIALE DI TESTIMONE A TAURIANOVA
A Palazzo Ducale la cerimonia di chiusura della kermesse che per due giorni ha fatto da fil rouge tra il capoluogo ligure, il Comune calabrese e tutta la Regione Calabria. Il 16 maggio l’inaugurazione ufficiale di Taurianova Capitale del Libro 2024
Genova / Taurianova 28 apr. – Si è chiusa ieri sera a Palazzo Ducale “Genova incontra la Calabria”, la due giorni di appuntamenti letterari che venerdì e sabato hanno animato il capoluogo ligure nel segno dell’amicizia e dell’imminente passaggio di consegne tra Genova e il Comune di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, come Capitale Italiana del Libro.
Il passaggio di testimone tra Genova e Taurianova avverrà ufficialmente l’11 maggio presso il Salone del Libro di Torino, a cavallo tra la conferenza stampa di presentazione del progetto di Taurianova Capitale del Libro – il 2 maggio – e l’inaugurazione ufficiale della rassegna il 16 maggio, con la riapertura della biblioteca comunale “A. Renda” e la partenza della rassegna “Taurianova Legge”.
Organizzato dal Comune di Genova e dall’Associazione Culturale Oltre Confine, con la direzione artistica di Show Eventi, e la partecipazione del Comune di Taurianova e della Regione Calabria, l’evento “Genova incontra la Calabria” ha unito per due giorni Genova e Taurianova in un proficuo interscambio di suggestioni culturali e letterarie.
Come venerdì il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, ieri è stato il palcoscenico del Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale ad ospitare la presentazione di due libri: “L’atomo inquieto” di Mimmo Gangemi e “Un paese felice” di Carmine Abate, prima del passaggio di testimone tra Genova e Taurianova alla presenza del sindaco di Genova, del sindaco e dell’assessore alla Cultura di Taurianova, della direttrice di Palazzo Ducale Ilaria Bonacossa. Presente anche il presidente della Fondazione Calabria Film Commission Anton Giulio Grande.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione della pianista calabrese Beatrice Zoccali, massima rappresentante in Italia di Francesco Cilea, il compositore nato a Palmi e celebre per l’opera Adriana Lecouvreur.
«Abbiamo abbracciato il ruolo di Capitale del Libro con fervore e impegno, promuovendo la lettura, l’arte e la creatività in tutte le sue forme – dichiara il sindaco di Genova – Abbiamo accolto autori, poeti, editori e appassionati di libri, creando un’atmosfera vibrante e stimolante che ha arricchito la vita culturale della nostra città. Ma come ogni grande storia, anche questa ha un capitolo finale. Oggi, con orgoglio e speranza, passiamo il testimone a Taurianova, città che accoglierà con lo stesso calore e la stessa passione il titolo di Capitale del Libro»
«È stato un fine settimana emozionante: Genova come Capitale Italiana del Libro uscente ci ha riservato una meravigliosa accoglienza. Una festa che è riuscita a farsi racconto della nostra piccola cittadina e della Calabria – commenta il sindaco di Taurianova – Testimonianza di come nel cuore del Sud e in un piccolo centro questo riconoscimento sia occasione preziosa non solo per la rinascita del territorio e delle comunità locali, ma il punto di partenza per un cambiamento collettivo volto a valorizzare il vasto patrimonio culturale della Calabria, materiale e immateriale. Un incontro, quello con Genova, che vuole essere il primo di una serie di confronti e scambi di visioni volti a creare sinergia con i luoghi culturalmente attivi della Penisola».
Ampio spazio anche ad alcuni incontri letterari con protagonisti illustri esponenti della letteratura contemporanea calabrese, per quello che gli organizzatori di “Genova incontra la Calabria” hanno immaginato e concepito come un ponte ideale tra Genova e la Calabria, legate fin dal Medioevo da uno stretto rapporto commerciale, economico e culturale, ma anche sociale: infatti, attualmente, sono quasi 20mila i residenti genovesi di origini calabresi.