Cara: «Avviato percorso per brand collettivo dello Stretto» Il 29 e 30 novembre la prima “Fiera del Dolce dello Stretto” al Palazzo Storico della Provincia
Uno Stretto che unisce, un lembo di mare che congiunge due Città Metropolitane: lo andiamo dicendo da parecchio tempo, sui tavoli internazionali così come negli incontri con gli attori sociali locali. E siamo ben lieti che i sindaci dei due capoluoghi, Falcomatà ed Accorinti si ripropongano questo obiettivo comune. Certo, per il primo cittadino messinese non è una novità, ma dagli slogan sinora non si è mai passato ai fatti; agli impegni concreti. Anzi scelte miopi hanno rischiato di aumentare le distanze tra le due sponde, nel nome della spending review o di altre logiche lontane dagli interessi reali del cittadino.
Da par nostro, un po’ delusi dalle tante “chiacchiere” spese al vento, abbiamo deciso di misurarci sul campo. Con pochissimi e residuali strumenti abbiamo attivato una rete virtuosa tra le attività produttive dello Stretto; in particolar modo abbiamo avviato un percorso di comunanza progettuale tra le produzioni dolciarie, artigianali e autoctone, delle provincia reggina e quella peloritana. Siamo partiti da un assunto semplicissimo, che nel nostro piccolo suggeriamo come modus operandi ai soggetti politici “di primo livello”: mettiamoci insieme, collaboriamo, tiriamo fuori una linea comune, ma soprattutto sperimentiamoci, mettiamoci alla prova. Così nasce l’idea lanciata in Consiglio Provinciale un anno fa della strutturazione di un brand collettivo dell’Area dello Stretto a partire dai dolci, peculiarità di entrambe le sponde.
Perché l’arte dolciaria? I motivi sono tanti: rappresentano un aspetto focale delle produzioni tipiche locali (i PTL sono finanziabili dagli assi di investimento comunitario); le associazioni di categoria sono giunte ad un livello di cooperazione alto, superando ostracismi e campanilismi; a Messina risiede un Istituto Tecnico Superiore per la valorizzazione delle produzioni alimentari; il mercato dolciario soprattutto dei PTL è uno dei pochi a riuscire a sostenere il peso della crisi, per via del suo peculiare aspetto artigianale.
In un anno, dunque, abbiamo messo insieme informazioni e competenze, per raggiungere un obiettivo: il 29 e 30 novembre al Palazzo Storico della Provincia di Reggio Calabria, si terrà la prima fiera dolciaria dello Stretto. In questo contest, oltre a far degustare le nostre prelibatezze, ci saranno momenti di discussione su come sviluppare questo ambizioso progetto.
Tanti parlano di creare lavoro, magari auspicando in mega-concorsoni o nuovi carrozzoni su cui far salire a bordo parenti ed amici: noi con la nostra Politica che parte dal basso, dal confronto con gli imprenditori edili, artigianali e manifatturieri, stiamo provando ad indicare una nuova strada di sviluppo economico. Parliamo di Lavoro, riferendoci all’incentivo per la creazioni di reti d’impresa che potrebbero e dovrebbero nascere tra imprenditori affini o comunque appartenente alla stessa filiera produttiva; una possibilità che prevede innumerevoli vantaggi senza perdere il proprio status originale e di essere più competitivi nei mercati internazionali. Parliamo di Formazione, della cittadinanza (attraverso iniziative come queste) per creare una nuova coscienza civica e di riflesso un orientamento all’attività artigianale, primaria o qualsiasi altra cosa sia nel cuore e nelle capacità dei nostri giovani.
Così dallo Stretto si arriverà fisiologicamente ad un nuovo concetto economico-istituzionale: il Distretto Metropolitano di Reggio Calabria e Messina. Stiamo lavorando, in rete con altri colleghi amministratori a questo progetto, e siamo certi che questa sia l’unica strada percorribile per evitare che i nostri ragazzi spopolino le nostre Città, i nostri paesi, e che tornino a far rivivere le vie, le piazze, le botteghe con spirito industrioso e produttivo.
Il Consigliere Provinciale dott. Demetrio Cara