Carcere di Rossano, Tavernise (M5S) replica a Rapani: “la sua mera propaganda, parla la cronaca” Situazione esplosiva che il senatore dovrebbe chiedere di migliorare al suo governo
Mera propaganda sulle spalle degli agenti di polizia penitenzia del carcere di Rossano quella che fa il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani. Continua, infatti, a raccontare una realtà che viene smentita puntualmente dalle cronache giornalistiche rispetto agli innumerevoli casi di violenze che si registrano all’interno della Casa circondariale. Cerca di spostare l’attenzione dall’attuale situazione esplosiva su azioni spot non risolutive della problematica ampiamente conosciuta dall’opinione pubblica ma anche dal governo di cui fa parte.
Primariamente è bene sottolineare che le nuove unità di cui parla l’esponente di Fratelli d’Italia, 10+13, andranno a coprire solo in parte il deficit di personale realmente impiegato nella struttura. Perché se sul sito del Ministero della Giustizia risultano esserci 111 unità, nella realtà, per un motivo o per l’altro – e il senatore dovrebbe saperlo molto bene – le unità sono di fatto la metà.
Il personale è costretto a turni di lavoro massacranti anche fino a 12 ore di servizio, notti con soli 6 agenti disponibili che si riducono a 3-4 unità in caso di trasporti urgenti in ospedale. Questa è la reale e grave condizione di carenza di personale che viene denunciata da tempo e che si traduce anche in minore sicurezza della struttura. Una situazione che procura stress e frustrazione del personale e che si riflette a sua volta sui detenuti.
Ad oggi non registriamo miglioramenti strutturali, soltanto miseri tentativi di tirare una coperta che è troppo corta. Rapani vorrebbe addossare le responsabilità di tutte queste criticità ad altri anziché chiedere alla sua maggioranza di mettere in campo azioni concrete per migliorare le cose.