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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 GENNAIO 2025

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Carceri: l’anno si è chiuso in bruttezza

Carceri: l’anno si è chiuso in bruttezza

| Il 05, Gen 2011

Nel tragico bilancio dei morti reclusi nell’anno dell’ “emergenza carceri” appena chiuso si aggiungono i nomi di Claudio e Fernando

Carceri: l’anno si è chiuso in bruttezza

Nel tragico bilancio dei morti reclusi nell’anno dell’ “emergenza carceri” appena chiuso si aggiungono i nomi di Claudio e Fernando

 

ROMA- Claudio A., rientrato nel carcere di Frosinone il 29 dicembre, dopo un permesso di quattro accordatogli per le festività natalizie, è morto nella sezione “transito” dove era momentaneamente alloggiato. Arrestato il 6 dicembre scorso, Claudio era un romano di 52 anni che soffriva di ipertensione, accusava problemi cardiaci e seguiva una rigida terapia farmacologica. Sul corpo è già stata effettuata l’autopsia per chiarire le cause del decesso, i cui risultati sono attesi a giorni.   Angiolo Moroni, Garante dei Detenuti del Lazio, ha diffuso la notizia nella giornata di ieri: “l’ennesima morte di un detenuto è la conferma della gravità della situazione nelle carceri italiane, dove il sovraffollamento e la scarsità di risorse aggravano sempre più le condizioni di vita dei detenuti”; non a torto, i numeri evidenziano effettivamente quanto le carceri del Lazio siano un vaso di Pandora: 11 morti, di cui 4 suicidi, nel 2010.   L’anno dell'”emergenza carceri” mette a bilancio, il 27 dicembre, anche la morte del 27enne Fernando Paniccia, invalido al 100% ed affetto da disagio mentale, epilettico e semiparalizzato. Detenuto a Sanremo, Fernando è stato ucciso probabilmente da un attacco cardiaco (pesava 186kg). La notizia è stata diffusa il 28 dicembre scorso dall’associazione Ristretti Orizzonti. Fernando era un caso estremo: “ragionava come un bambino di 3 anni” sottolinea l’associazione, e commetteva continuamente reati (piccoli furti) dei quali “probabilmente non si rendeva nemmeno conto”. Sono oltre 500 i disabili mentali detenuti nelle carceri comuni italiane il cui “diritto alla salute” è solo una parola su carta.   Il bilancio globale è invece, se possibile, ancora più inquietante: 65 suicidi nel 2010, oltre 170 morti, un bollettino di guerra. 23Mila detenuti in esubero. I numeri non sono migliorati, rispetto al 2009.   Le associazioni, i sindacati di Polizia Penitenziaria, i detenuti e la società civile chiedono tutti una vera riforma del sistema carcerario.   Nel frattempo si è già registrato il primo decesso del 2011: Salvatore Morelli, 35enne detenuto a Borgo San Nicola (Lecce), probabilmente fulminato da un infarto.