Cariati, nessun abuso d’ufficio su palazzo Chiriaci Sentenza di non luogo a procedere. Sero: "Basta clima da caccia alle streghe"
CARIATI (Cs) – Vicenda giudiziaria Palazzo Chiriaci, sentenza
di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. È, questo, il verdetto emesso
ieri, mercoledì 2, dal GUP del Tribunale di Castrovillari, Annamaria GRIMALDI, a
favore di amministratori e tecnici del Comune di Cariati, accusati di abuso d’ufficio,
truffa aggravata, falsità ideologica, materiale e altro.
È quanto fa sapere il Sindaco di Cariati Filippo SERO. La speranza – commenta il Primo
Cittadino – è che la verità, illuminata dal chiaro accertamento della Magistratura, possa servire
a far superare il clima di “zuffa” che da troppo tempo avvelena il dibattito politico e
possa essere d’auspicio per una serena, aperta e leale campagna elettorale in vista
delle prossime elezioni amministrative.
Il tutto era partito da una denuncia a firma del consigliere comunale di opposizione Filomena
GRECO presentata al termine dei lavori di ristrutturazione di un palazzo storico della cittadina
jonica, fatiscente e abbandonato da decenni. Una vicenda che si è conclusa dopo quasi
quattro anni e che ha occupato abbondantemente la stampa locale, impegnando magistratura
e curatori degli interessi del Comune presuntivamente lesi, nonché un nutrito collegio di
avvocati. Quattro anni in cui un episodio di buona amministrazione, giacché i lavori
sono stati completati e nel palazzo esiste oggi un museo, è stata rappresentato a
tinte fosche, in un clima da “caccia alle streghe”.
Il consigliere denunciante aveva accusato il Sindaco, gli Assessori, il RUP (responsabile unico
del procedimento), i progettisti e direttori dei lavori, oltre l’impresa appaltatrice, di aver agito
per favorire quest’ultima a discapito del Comune e di altre imprese, mettendo in atto diversi e
gravi reati.
Ieri la questione – dichiara SERO – è stata riconsegnata alla sua vera dimensione di
encomiabile ed efficace azione amministrativa anche grazie al lavoro certosino di ricostruzione
dei fatti che il collegio difensivo (composto dagli avvocati Ettore ZAGARESE, Giovanni
ZAGARESE, Serafino TRENTO, Giuseppe ZUMPANO, Giovanni VIRELLI e Raffaele
BRESCIA), ha offerto all’attenzione e alla riflessione del giudice.