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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Cariati: petizione contro i tutor con limite a 60 km orari L'Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: «Limite di velocità troppo basso: sorge il dubbio che le istallazioni siano utili solo per fare cassa»

Cariati: petizione contro i tutor con limite a 60 km orari L'Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: «Limite di velocità troppo basso: sorge il dubbio che le istallazioni siano utili solo per fare cassa»
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Nelle scorse settimane l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è stata l’unica e ad intervenire sulla stampa entrando nel merito dell’iniziativa del Comune di Cariati d’installare e rendere operativo un Turor per il rilevamento della velocità sulla S.S.106 tra il chilometro 305 ed il chilometro 306 all’interno del proprio territorio comunale.

In quella nota gli attivisti argomentarono le ragioni per le quali, a loro giudizio, l’intervento punta squisitamente a fare casse e non, invece, a ridurre l’incidentalità e mortalità stradale nell’ambito di un tratto di S.S.106 dove è già stato effettuato un intervento di sicurezza stradale da circa un anno con un restringimento della carreggiata, dovuto all’adozione dei nuovi guard rail a norma, che di fatto, costringono gli automobilisti a diminuire la velocità in quel tratto.

L’Associazione, evidenziava inoltre, la propria contrarietà non solo rispetto al limite di velocità del Tutor di Cariati ma anche rispetto a quello già esistente da anni di Crosia: gli unici due comuni che nello jonio cosentino hanno adottato questo strumento con un limite di velocità fissato a 60 Km ma anche gli unici a versare in condizioni economiche estremamente complicate (sono rispettivamente in Pre-Dissesto Economico).

«Abbiamo descritto – affermano dalla stessa Associazione – quanto tutto ciò costringe gli automobilisti e, soprattutto i turisti, a viaggiare in una sorta di terno a lotto per evitare multe e verbali tra autovelox mobili e spesso imboscati, posti di blocco, Tutor a Cariati ed a Crosia. Invischiati tra limiti di 60 chilometri l’ora, gli automobilisti debbono anche decifrare, o conoscere, qual è il sistema di rilevamento e la sua funzionalità ed alla fine invitavamo tutte le forze sociali e sindacali, le associazioni, le forze politiche ed i cittadini del territorio e le silenti associazioni in difesa dei consumatori ad unirsi a noi in una battaglia di civiltà e giustizia che restituisca al territorio un diritto alla mobilità più giusto ed, insieme, una corretta ed efficace messa in sicurezza della S.S.106».

«Non avendo ricevuto nessun riscontro – continua Basta Vittime sulla SS 106 – intendiamo avviare una Petizione da inviare al Capo Compartimento dell’Anas Spa della Calabria ed al Signor Prefetto di Cosenza ai quali chiediamo di mantenere vive le installazioni dei Tutor atteso che la Nostra Associazione non è assolutamente contraria (anzi!), ma di provvedere all’adeguamento di un più consono limite di velocità: riteniamo che a Crosia ed a Cariati possa andar bene 80Km. Tale limite, infatti, risulterebbe un ottimo compromesso tra l’indecenza dei 60 chilometri orari che servono, appunto, ai comuni per fare cassa ed una velocità più alta che, a nostro giudizio, aumenterebbe, nei tratti considerati, l’incidentalità e la mortalità».

Pertanto, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha invitato le forze sociali, i sindacati, le forze politiche del territorio, le associazioni, ecc. ad esprimere la loro adesione convinta alla proposta di Petizione e, soprattutto, la loro disponibilità ad attivarsi insieme a alla stessa Associazione per una raccolta firme utile a far capire alle Istituzioni preposte che è necessario unire alla sicurezza stradale anche un po’ di buon senso e di ragionevolezza.