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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Carnevale cittanovese, riflessione di “Andare Oltre” Proposte per lo sviluppo culturale ed economico della festa

Carnevale cittanovese, riflessione di “Andare Oltre” Proposte per lo sviluppo culturale ed economico della festa
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Lo scorso anno furono carri allegorici stanziali e l’unico momento di allegoria fù “la morte i carnevali”, ben finanziato persino dalla Regione Calabria e poco partecipato. Su questo argomento da molto tempo ci rifletto, da sempre si accusano le associazioni o gruppi a non voler prendere parte come in passato alla realizzazione del carnevale, manifestazione che comunque muoveva un indotto soci-economico. Quest’anno rispetto agli altri paesi, Cittanova, che per il Carnevale vantava una tradizione, per la prima volta in tutti questi anni lo ha vissuto con tono sommesso. La mia proposta è quindi quella di dividere i compiti della politica rispetto all’organizzazione che potrebbe essere affidata alla Pro-loco che ha avuto esperienza organizzativa negli anni passati.

Ho scoperto che il Carnevale è una tradizione tutta Calabrese, esportata in Brasile che con la sua allegria ha cancellato ogni traccia dell’origine di questa tradizione. Penso sia utile ragionare in modo molto più ampio rispetto al passato in cui a Cittanova si sono fatti passi in avanti e che non abbiamo saputo sfruttare, spezzando l’entusiasmo di tanti gruppi e associazioni. Punto fondamentale, e lo dico da persona che in passato ha organizzato qualche carro, è il costo di realizzazione di carri ben fatti e animati che promuovono un tema con affascinanti costumi. Bisogna partire da un’idea innovativa di immaginare l’organizzazione del carnevale rispetto al passato, senza nostalgia, migliorandoci.

Sarebbe opportuno pensare ad un’organizzazione dove prevalga una certa autonomia di fondo rispetto all’iniziativa politica. Ciò che sono le novità positive meritano di essere portate avanti, il confronto, il cambiamento, non è annullare un evento, modificarne l’organizzazione, ma, il coraggio di migliorare ciò che di utile è buono è stato fatto da altri nel passato. Chiudere il carnevale alla singola manifestazione è sbagliato. Bisogna sganciare il Carnevale dalla totale dipendenza della politica dove prevale la sfilata del politico di turno in mezzo alle maschere o semplicemente un’organizzazione alla buona lasciando fuori i Cittanovesi. Pensare il Carnevale come opportunità di sviluppo culturale ed anche economico, magari ragionato nell’ottica della Città Metropolitana può essere la scommessa del futuro.

Il Presidente
Domenico Fonti