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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Caro il mio Sindaco Fabio Scionti come vedi ti scrivo… E allora avanti un altro…?

Caro il mio Sindaco Fabio Scionti come vedi ti scrivo… E allora avanti un altro…?
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Caro il mio Sindaco come vedi ti scrivo e quando uno scrive deve avere un motivo…
Inizio parafrasando una famosa canzone di Ligabue, dedicata a un grande poeta della musica italiana, e il riferimento prima di un’eventuale immedesimazione, esula dal contesto.
Il mio dirti è che in questi giorni ho riflettuto molto, consumando la mente sul tuo percorso da quel novembre del 2015 fino ai giorni nostri, traendo la conclusione che forse, dico forse, c’è qualcosa che non va, non torna! In questi oltre tre anni di amministrazione “Taurianova Cambia”, qualcosa è andato “storto”. E allora cerchi di capire (da cittadino che ti ha pure votato), di chi potrebbe essere la causa per questa debacle amministrativa che ha solo prodotto “odio”, divisioni, rancori e il dissesto (oltre a qualche personaggio da operetta, pessimo giocatore di poker). La colpa ovviamente è tua caro mio Sindaco, non potrebbe essere altrimenti. È solo tua e non hai alibi per salvarti. Hai creato dei vuoti quando c’era bisogno di spazi riempitivi, fatti di dialogo e confronto, e non solo con la tua maggioranza (e di quel che rimane), ma con la città. La tua coalizione è un labirinto, ma peggio ancora, dopo anni di commissariamento prefettizio forzato, e dove si aspettava un connubio partecipativo sociale, hai creato quel “precipizio” che ha diviso il palazzo municipale con la città, con il popolo. Gli stessi che ti hanno consentito di indossare quella fascia tricolore per farti chiamare Sindaco (e ai tuoi assessori di gonfiare petti e camminare sopra un cuscinetto d’aria perché il terreno non è degno del loro calpestio). Come se quel ponte già pericolante per gli eventi che hanno colpito la città per almeno nove anni, adesso è stato distrutto del tutto e costruito un muro. E i muri nella storia li hanno eretti solo i pregiudizi e gli assetati di potere, quelli che si credevano “Napoleone”, ma che alla fine erano solo dei Conte Attilio di manzoniana memoria.
Caro il mio Sindaco, gli uomini soli al comando hanno la prerogativa di essere speciali e di avere una dote innata e non per gentile concessione. Tu immagina se il grande Mario Ferretti nella sua radiocronaca avesse detto, “C’è un uomo solo al comando, indossa il maglione a rombi con sopra una fascia tricolore, il suo nome è Fabio Scionti”, suonerebbe male (e chiedo scusa per l’oltraggio alla memoria di Fausto Coppi). Perché invece non prendere esempio dal grande Cristoforo Colombo? Che seppur con mille peripezie, parte con tre caravelle si ritrova con una sola, e casualmente scopre le Americhe. E arrivare “là dove le terre finiscono”. Ma l’ha fatto con tenacia e umiltà, arrivando dove gli altri nemmeno immaginavano che esistesse un paradiso inesplorato. Una nuova civiltà. Era questo il tuo compito, consegnare musica al silenzio, donando armonia.
“E allora avanti un altro e almeno chiedi scusa del disturbo, avanti pure un altro che se sei lì sarà perché sei solo un po’ più furbo”, come recita la canzone? Viviamo in un mondo di furbi e arrivisti? No, evitiamo frasi fatte ai “finocchi di timpa”, guardiamo alla nobiltà della politica e al rispetto degli uomini. C’è tempo. Mancano ancora due anni e tanto si può fare tranne che fare cazzate, come quello di non aver saputo gestire gli affidamenti professionali e darli a tecnici di altre regioni. Quando bastava poco, rispettando la legge, procedura diretta e poi applicazione del principio di rotazione, semplice, chi poteva dirti nulla? Le favole lasciamole ai bambini, insieme ai draghi perché il mondo è cattivo. Con centottantamila euro di lavori potevi soddisfare almeno venti professionisti, molti tuoi colleghi. Io non so se avrai intenzione di ripresentarti a fine mandato, ma quando lo farai e andrai da un tuo collega a chiedere il voto, pensi che lui ti risponderà “Ti voto, ma i prossimi incarichi a qualcuno del Nord, magari di Busto Arsizio e non a me di Taurianova che faccio fatica finanche a pagare l’Inarcassa e sopravvivere”? No, non credo che andrà così perché poi è questione di faccia tosta. Bastava semplicemente ammettere il proprio errore per l’indirizzo politico sbagliato, chiedere scusa perché ciò è segno di umiltà e forza. Chiedere scusa è la fiaccola della libertà che ci porta alla verità. Hai mai provato a immaginare quanto saresti stato amato se la questione fosse andata diversamente? Invece ha regnato il silenzio (come sempre), sia il tuo che di tutto il resto della “ciurma”, come se la questione riguardasse Afragola, Modena e non Taurianova (così come spero non farai lo stesso errore con gli affidamenti per i servizi legali, Taurianova è piena di bravi avvocati e non solo “4”).
Caro il mio Sindaco, questa rubrica non è mai stata benevola né con te né con altri, non per cattiveria, ma come “voce critica”, perché non conosco per educazione la cattiveria. Qualcuno mi ha definito “fazioso”, e chi l’ha fatto ha un rapporto difficile con il dizionario, che poi sono gli stessi che ti acclamano quando ti critico e “maledicono” se sto dalla tua parte. L’odio non mi appartiene e Taurianova è così, è stata sempre così. Penso che l’avrai capito anche tu, è pieno di ruggiti di pecora che vivono in simbiosi con la tazza del cesso. Mentre altri vivono con le tapparelle abbassate per il rischio di “guastarsela”. E poi c’è la rabbia odiosa, chi vive di sindrome rancorosa, e chi non la pensa come loro viene denigrato, ma il rimedio per tali questioni, richiede competenza medica. Ora, io non so cosa farai con la tua “armata Brancaleone”, hai nominato un vicesindaco a ciel sereno, e prim’ancora si dimette una tua fedelissima per evitare catastrofi in Consiglio, sembra che giochi in un poker a perdere senza rilancio, ma che alla fine è solo una pessima partita a scacchi. Dove normalmente è la regina a proteggere il re, ma qui la regina è saltata e il re è nudo. Il Pd, uno tra tutti, che ti ha donato i “natali”, da maggiore azionista è diventato minoranza, come se tu fossi diventato sindaco per intercessione dello Spirito Santo e non per il voto che molti “portatori” ti hanno consentito la vittoria (tra questi i 1.270 voti dei Dem e altri). Oltre al “colpo di teatro” di alcuni tuoi avversari al primo turno che hanno impedito una vittoria già in tasca del tuo contendente al ballottaggio. I 705 voti del “Comitato civico” non sarebbero bastati neanche a fare l’amministratore di condominio e oggi tu insieme a loro, fate il buono e il cattivo tempo dell’Amministrazione, e non va bene. La gratitudine è figlia del tempo ed esso è un giocatore avido che non perde mai, senza mai barare. Questo è un paese dove la memoria e la morale non sono gemelli, ma non bisogna mai sottovalutare il finto gioco del destino. Perché i tramonti arriveranno per tutti, ma essi potrebbero essere di vetro che frantumandosi, le loro schegge cadranno provocando rimorsi. In virtù di ciò, cerca di fare il possibile, in questi due anni che ti restano, quantomeno a renderci orgogliosi di essere taurianovesi.
Con (generosa) stima…